Non poteva mancare nel consueto appuntamento con la Storia la figura di Barbanera, astronomo, astrologo e filosofo, che tanta fortuna ha avuto entro le mura e fuori, fino a diventare il leggendario misuratore del tempo con compasso, cannocchiale, l’immancabile mappa coeli e lo sguardo perennemente rivolto all’insù.Quello che sarebbe diventato il Lunario italiano per eccellenza, fu dato per la prima volta alle stampe a Foligno, nel 1761, nei locali della stamperia di Pompeo Campana. Da allora il Lunario conquisto una tale notorietà che ben presto oltrepassò i confini della città. Venduto per fiere e mercati da cantastorie e commercianti ambulanti, il Barbanera si acquistava a partire dal mese di settembre. Entrava così nelle case dove, appeso in cucina o nella stalla, si utilizzava quale indispensabile strumento per le attività quotidiane, ricco com'era di consigli per i lavori agricoli, le previsioni del tempo, i santi, le feste, e gli eventi che l'anno avrebbe riservato. A partire dal 1793, al Lunario Barbanera a foglio unico da parete si aggiunse una nuova edizione in forma di libretto, più ricca nei contenuti e più pratica nell'uso. Da allora il Lunario è andato cambiando negli anni, acquisendo nuovi argomenti, mutando con il mutare delle epoche e dei lettori. Perché Barbanera è certo misuratore del tempo, ma anche specchio dei tempi, riflesso di quei cambiamenti che hanno fatto sì che la sua fama non venisse mai meno. A distanza di oltre due secoli, il pensiero, i consigli, l'ottimismo di Barbanera, si ritrovano nelle pagine e nell'inconfondibile atmosfera delle sue edizioni. Nel tempo i lettori sono cambiati, si sono urbanizzati, vivono esigenze, luoghi e ritmi diversi. Eppure Barbanera continua ad affascinarci con una filosofia che ricerca la qualità della vita, tende all'armonia tra l'uomo e le cose e a scoprire come la felicità spesso vada costruita giorno per giorno.
Foligno/Spoleto
26/02/2007 20:13
Redazione