Accusano alcuni Comuni dell' Alta Valtiberina di ''contrarieta' preconcetta'' alla trasformazione in autostrada della E45, gli industriali della zona, interessati ad ''ottenere chiarimenti sulle reali intenzioni'' dei soggetti coinvolti nel confronto su questa arteria stradale. Per gli stessi industriali altotiberini, i Comuni che si sono detti contrari a questo progetto (tra i quali - ricordano in una loro lunga nota - Sansepolcro e Citta' di Castello) hanno anche espresso ''una vena polemica nei confronti della politica dei trasporti nazionale, regionale e comunitaria, mentre l' aspetto piu' importante della vicenda, quello della sicurezza e dell'efficienza dell' arteria, viene utilizzato in maniera pretestuosa e strumentale''. Gli industriali della zona interessata ricordano che ''nell' atto integrativo dell' 11 novembre 2004, sottoscritto dalle cinque Regioni interessate e dal ministero delle Infrastrutture, erano state citate e poste come pregiudiziali al via libera al progetto, questioni quali il pedaggio leggero, la criticita' degli aspetti ambientali e la messa in sicurezza dell' attraversamento appenninico. Nel medesimo documentoveniva poi individuato un comitato permanente di indirizzo e di monitoraggio, con il compito di verificare l' effettivo rispetto delle stesse pregiudiziali''. ''Il fatto di considerare lo sfondamento ferroviario a nord quale alternativa al potenziamento della E45 - continua la loro nota - risulta un modo di porre la questione veramente curioso, dimostrando una vaga conoscenza dei piu' elementari concetti di intermodalita' dei trasporti ed una scarsa sensibilita' verso i reali problemi dell' Alta Valtiberina''. ''La nostra valle - continua il comunicato - ha urgente bisogno di strade e ferrovie in quantita' e qualita' adeguata per farci uscire da un' emarginazione che oramai sta diventando uno dei vincoli piu' seri per il recupero di competitivita' delle nostre attivita'''. ''Occorre potenziare e mettere in sicurezza rapidamente la E45. Se sara' dimostrato - continuano gli imprenditori - che per ottenere tutto cio' sara' indispensabile trasformare l' arteria in autostrada, che autostrada sia: meglio una strada a pagamento funzionante e sicura, che una gratis pericolosa e spesso interrotta''. In questa logica ''e' fondamentale che tutte le amministrazioni interessate si coordinino tra loro, costituendo una forza propulsiva univoca nei confronti del Governo, dell' Anas e dei gestori delle reti ferroviarie''. Da qui l' invito alle amministrazioni di tutte le Regioni interessate, ''a formare, entro 30 giorni, un coordinamento permanente in materia di infrastrutture viarie''.