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E 45: niente più sogno autostradale. L'Anas ritira il progetto

E 45: niente più sogno autostradale. L'Anas ritira il progetto. La notizia arriva da Roma. Commenti positivi del consigliere regionale Verde, Dottorini: "Ora provvediamo alla manutenzione straordinaria".
In questi giorni di grandi novità sul fronte viario – dalla conferma dell’appalto del primo tratto della Pian d’Assino (Madonna del Ponte Mocaiana) entro settembre all’annuncio dei lavori che si chiuderanno per la Contessa prima del previsto da parte della Provincia – la notizia più clamorosa arriva però da Roma: l’Anas infatti ha ritirato ufficialmente il progetto di trasformazione in autostrada della E45. Una prospettiva che indirettamente avrà i suoi effetti anche sulla viabilità dell'Alta Umbria e solo il tempo dirà se positivi o negativi. Il progetto, ricordiamo, era stato approvato da quattro regioni, tra cui l’Umbria e a Palazzo Cesaroni aveva avuto il voto compatto di tutta la maggioranza con l’eccezione dei Verdi. E proprio l’esponente verde in consiglio regionale, Oliviero Dottorini, plaude alla novità definendola "una grande notizia che da ragione a chi in questi anni ha sostenuto che il progetto di trasformazione in autostrada della E45 sarebbe stato inutile, dannoso e fuori da ogni logica economica e ambientale”. "Ora - prosegue Dottorini - la mia proposta è rivolta alla presidente Lorenzetti, al governo regionale e all'intera maggioranza: adesso che le illusioni sono svanite, è il momento di chiedere a una sola voce che il governo e l'Anas procedano immediatamente e concretamente a un piano di manutenzione straordinaria, di risanamento e adeguamento per un'arteria che ha superato ogni livello di insicurezza e di precarietà". Di tutt'altro tenore il commento del sen. Ronconi (Udc): "Sul ripensamento dell'Anas rispetto alla trasformazione in autostrada della E45, la Giunta regionale non si limiti a prenderne atto ma chieda formali spiegazioni al governo e al ministro Di Pietro". Secondo l'esponente dell'Udc "viene clamorosamente sconfessato un indirizzo votato a larghissima maggioranza dal Consiglio regionale e il ministro di Pietro si dimostra il solito 'Pinocchio', venendo in Umbria per promettere in modo solenne progetti poi cancellati". "Ormai una Giunta regionale alla deriva - prosegue il parlamentare nella nota - senza autorevolezza e divisa al proprio interno, arreca solo danni alla nostra regione condannata all'eterno isolamento. C'e' solo da vergognarsi - conclude - e soprattutto da chiedere scusa agli umbri obbligati a transitare per strade vergognosamente dissestate e non adeguate per l'incapacita' di chi governa".

29/07/2007 08:46
Redazione
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