E' a Gubbio il record di "Ape 50" immatricolati

Statistiche alla mano Gubbio risulterebbe il comune umbro con il più alto numero di api 50 rispetto al popolo dei patentati e la Polizia Municipale conferma questo dato. Nella città dei Ceri l'ape come "status simbol" avrebbe quindi finito per sostituire le lussuose Bmw, le Mercedes cabrio e le utilitarie familiari. Dalla metà degli anni '80, e per tutto il decennio successivo, infatti, i rivenditori concessionari di Gubbio hanno raccontato di un'esplosione di vendite: "fino a 40 apetti all'anno". Con una richiesta trasversale rispetto alle classi d'età, i giovani come gli anziani risultavano calamitati dal fascino del fiammante veicolo a tre ruote. Di fronte ai cancelli degli istituti tecnici superiori sono ancora oggi ben visibili api cosiddetti "truccati" che i ragazzi di quindici-sedici anni mettono in moto con gran fracasso all'uscita dalle lezioni. Nel 2005 la legge rese obbligatorio il quiz per il patentino, poi sostituito l'anno successivo con un normale corso di scuola guida di 12 ore. In questo periodo le vendite eugubine di api 50 sono calate anche del 70% per la difficoltà fatta registrare dagli aspiranti piloti a superare il test scritto. In ogni caso le autoscuole hanno registrato già dagli ultimi mesi del 2006 una netta ripresa delle richieste di patentini e insomma perseverare non è sempre un errore. Un testimone oculare racconta che, a luglio dello scorso anno, il Sig. Adelmo di Fontanelle, con il suo ape carico di fieno, azzardò una pericolosissima inversione di carreggiata in direzione di Mocaiana sul rettilineo della nuova variante cittadina più o meno all'altezza del distributore Tamoil. Sopraggiungeva in quel momento un'autovettura di grossa cilindrata condotta da un esperto guidatore che riuscì miracolosamente a schivarlo salvandogli la vita. Sul piazzale del distributore si radunò un capannello di curiosi spettatori che, per quanto attoniti e sgomenti dall'accaduto, non rinunciarono a rivolgere al nostro Adelmo un intenso applauso liberatorio per lo scampato pericolo. Il pensionato da parte sua si limitò a sorridergli dall'abitacolo del veicolo salutandoli con la mano sinistra sollevata a mezz'aria. Adelmo non aveva compreso il pericolo corso e tutti ne erano perfettamente consapevoli.