E dopo il voto, comincia il toto Giunta in Regione: i papabili per la squadra del Marini bis

«Molti hanno scelto me senza votare il partito, e questo mi dà ulteriore responsabilità e autonomia»: così la riconfermata Governatrice umbra Catiuscia Marini a caldo, il giorno dopo lo scrutino delle Regionali, nella conferenza stampa post voto dello scorso primo giugno. Un'affermazione importante dalla quale partire per l'immancabile toto giunta. Ore febbrili, queste, nelle quali si cercano equilibri fra eletti e correnti interne al Pd e l'inevitabile confronto anche con i partiti della coalizione. Cinque più uno (quello di presidente del consiglio regionale) i posti in ballo: tra gli ex assessori rieletti ci sono Fernanda Cecchini (Pd) e Silvano Rometti (Socialisti), così come il già presidente del Consiglio regionale Eros Brega la cui carica potrebbe essere però ceduta alla bocciana Donatella Porzi che con il suo en plein di preferenze, oltre ottomila, ha conseguito un risultato ben oltre le più rosee aspettative. Fra gli assessori è ipotizzabile anche il nome di Luca Barberini, secondo per numero di preferenze in Umbria dopo Porzi e pure lui di estrazione 'bocciana' e di area Folignate. Per la salvaguardia degli equilibri territoriali non può mancare dal nostro toto-Giunta  il ternano Fabio Paparelli, primo fra i 'Dem' a Terni, quarto in Umbria e a sua volta ex assessore – seppur nominato in corsa dalla Marini durante il suo primo mandato. Ancor più difficile ipotizzare il nome della delega alla sanità: la presidente Marini l'ha tenuta a sé dopo la prematura scomparsa del compianto Tomassoni, ma è facilmente preventivabile che la nuova Giunta regionale dovrà avere una figura di spessore a guidare l'assessorato più pesante sui numeri del bilancio di Palazzo Donini. L'ipotesi di Giunta appena formulata, non tiene conto dell'ingresso di nuovi nomi, di figure tecniche o di volontà politiche al di fuori della logica delle preferenze: un equilibrio difficile da trovare per la presidente Marini. Seguendo tale ipotesi il consiglio regionale targato Pd vede entrare fra i magnifici dieci il super renziano Marco Vincio Guasticchi, già presidente della Provincia, e con lui il vero volto nuovo di Attilio Solinas, medico perugino ma anche il segretario regionale Giacomo Leonelli, il bocciano eugubino Andrea Smacchi, l'ex sindaco di Marsciano, Gianfranco Chiacchieroni mentre alla finestra resta la prima dei non eletti nel PD, Carla Casciari. Fra i possibili consiglieri che potrebbero rientrare grazie alle scelte di Giunta, anche il socialista Massimo Buconi, finito alle spalle di Rometti. Possibile anche il ripescaggio di Alessia Dorillo e dell'ex leader regionale Cgil Mario Bravi mentre tutto da decifrare il ruolo che potrebbe avere la lista Umbria più uguale-SEL che ha piazzato un suo candidato, Giuseppe Biancarelli, ma che potrebbe avere anche riconoscimenti o in Giunta o negli incarichi di Consiglio regionale.