Elezioni politiche: Rifondazione crolla anche a Foligno

All’indomani delle elezioni politiche 2008 a Foligno è tempo di bilanci. Resta, Foligno, una città sopra la quale sventola bandiera rossa anche se lo tsunami di cui tanto si è parlato, quello a livello nazionale dovuto al bipolarismo Berlusconi-Veltroni che ha spazzato via ogni partito minore, è arrivato anche qui. Salda al suo posto la sinistra riformista di Veltroni che a Foligno si aggiudica il 41,7% alla Camera ed il 42,1% al Senato. Guadagna voti il Pdl che si attesta al 36,4% alla camera e al 37,4% in senato. L’Italia dei valori trae giovamento dall’alleanza con il neonato PD e si porta a casa un 3,5 alla camera insieme al 3,4 del senato. Ma la vera novità è lo scossone che trascina la sinistra arcobaleno al 3,1% alla Camera ed al 3,5% al Senato, in una città dove Rifondazione comunista alle ultime politiche del 2006 aveva riportato a casa insieme a Comunisti Italiani e Verdi uno squillante 12,5% e al Senato; i tre partiti avevano inoltre ottenuto un 11,2% alla Camera. Dunque ben 9 punti percentuali in meno. Altra sorpresa quella della Lega Nord; riflettendo il successo nazionale anche a Foligno si è passati dallo 0,79 e 0,75% di Camera e Senato rispettivamente al 2 e 1,8%, voti più che raddoppiati in favore del Carroccio. Capitolo a parte merita di essere scritto per l’Udc che con un 5,5% alla Camera ed un 5,6% al senato perde rispetto al passato 2,3 punti percentuali alla Camera e 2 al Senato ma tiene bene considerando la corsa autonoma di Casini alla presidenza. Altro fenomeno politico folignate quello de La destra di Storace e Santanchè che conquista il 3,9 alla Camera ed il 3,1 al Senato: una scelta marcatamente di destra e senza precedenti per la città. Guardando agli eletti saranno Luciano Rossi fra i seggi del Pdl e Marina Sereni fra quelli del Pd a rappresentare alla Camera il territorio folignate. Due per cento di voti nulli e 0,9 per cento di schede bianche a Foligno dove adesso è tempo, come nel resto d’Italia di meditare sul nuovo assetto politico cittadino.