Faccia a faccia fra il sindaco di Citta' di Castello e i rappresentanti del "Comitato per la Salute". La scelta del tracciato spetta ai tecnici

Il sindaco di Città di Castello Fernanda Cecchini ha ricevuto una delegazione del “Comitato per la salute” di Selci e Cerbara, i cui rappresentanti hanno ribadito la volontà di impedire, con la raccolta delle firme ed anche altre azioni più decise, che, per la E78, vengano scelti il tracciato ‘F’, ritenuto dallo stesso Comitato il peggiore in assoluto, o il tracciato ‘A’. “I comitati - ha detto la Cecchini - hanno un ruolo positivo che va accolto con favore perchè danno forza alle istituzioni locali nella loro doverosa pretesa di ottenere da chi sceglie tracciati, fa progetti, esegue lavori per grandi opere pubbliche tutte le migliori garanzie di tutela della salute dei cittadini e dell’ambiente naturale ed urbano. I comitati non avrebbero invece un ruolo positivo, ancorché legittimo, se finissero per pretendere di far ricadere su altri territori ed altri cittadini rischi e disagi che non vogliono per sé”. “Ancora non è stato scelto alcun tracciato e confermo - ha sottolineato il sindaco di Città di Castello - quello che ho già detto ed è scritto in atti ufficiali. Nel momento in cui hanno sollecitato Regione e Ministero a considerare la E78 prioritaria e ad accelerare la scelta del tracciato, i comuni di Città di Castello, Sangiustino e Citerna hanno anche messo a disposizione il proprio rispettivo territorio togliendo a chi deve decidere la possibilità di giocare al rinvio adducendo come scusa l’insanabile contenzioso tra i sindaci dell’altotevere. Questo passaggio ha reso possibile la recentissima decisione, che non è di poco conto ed è stata annunciata dal ministro Di Pietro in persona, di considerare la E78 tra le prime cinque priorità nazionali. Si tratta di un importante risultato concreto per lo sviluppo economico del comprensorio che non può essere messo in discussione". “Ribadisco anche che, mettendo a disposizione il proprio territorio, Città di Castello ha chiesto a chiare lettere, pretende e continuerà a pretendere, che ogni scelta venga cor-redata da inoppugnabili motivazioni e garanzie tecniche a tutela della salute dei cittadini e della salvaguardia dei territori attraversati dalla superstrada”. “Non mi sento affatto controparte del Comitato - ha affermato la Cecchini, rispondendo ad un rappresentante del Comitato che contestava al comune di Città di Castello di aver cambiato posizione - anche perché il tracciato più pesantemente contestato, il cosiddetto ‘F’, non è una proposta avanzata dal comune di Città di Castello ma un’ipotesi che aveva trovato l’assenso del comune di Sangiustino come alternativa al tracciato ‘A’ verso il quale era orientata la scelta dell’Anas quando ancora le decisioni avvenivano all’unanimità nella conferenza dei servizi di cui i comuni erano componenti a pieno titolo. Ora le decisioni competono ai tecnici ed a queste ci affidiamo mettendo a disposizione il territorio ma riservandoci il diritto di pretendere, anche con il sostegno del Comitato, tutte le garanzie che sono necessarie e che tecnici e progettisti sono tenuti ad assicurare”.