Grazie alla donazione delle Farmacie Tifernati anche l’oratorio “Per di qua” della parrocchia di Cerbara disporrà di un defibrillatore semiautomatico a tutela della salute degli adulti e dei bambini che frequentano il servizio, ma anche dei residenti della frazione. Per la società partecipata del Comune di Città di Castello si tratta del 16esimo dispositivo salvavita messo a disposizione della comunità tifernate, attraverso la consegna a scuole, società sportive e pro loco del territorio comunale effettuata negli ultimi anni. “Farmacie Tifernati conferma la capacità di dare un contributo concreto alla tutela della salute pubblica, abbinando la professionalità e la qualità dei servizi assicurati nelle tre sedi comunali a un’attenzione costante alle esigenze dei cittadini”, commenta il sindaco Luca Secondi che, con agli assessori Benedetta Calagreti, Letizia Guerri e Rodolfo Braccalenti e alla consigliera comunale Rosanna Sabba ha ringraziato l’amministratore unico della società Valchiria Dò e il direttore generale Luca Mancini, presenti alla cerimonia di consegna dell’attrezzatura insieme a don Giuseppe Floridi e ai bambini dell’oratorio. “Gli oratori svolgono un’azione educativa e di aggregazione molto importante nel nostro territorio, come collante tra la famiglia, la scuola e la comunità per la crescita dei nostri giovani e questa donazione valorizza l’attività di una delle realtà più radicate e propositive a Città di Castello, rendendola punto di riferimento per Cerbara anche dal punto di vista della salvaguardia della vita”. Il defibrillatore donato all’oratorio “Per di qua” è un dispositivo di ultima generazione dotato di certificazione “FDA”, che allarga ulteriormente la rete delle oltre 60 apparecchiature salvavita installate nel territorio nell’ambito del progetto “Città di Castello città cardioprotetta”. A margine della cerimonia l’assessore Calagreti ha reso noto che “con gli uffici comunali competenti l’amministrazione sta predisponendo una mappatura dettagliata delle postazioni presenti in città per fare in modo che i tifernati, ma anche i turisti, abbiano la consapevolezza dei punti di soccorso salvavita disponibili nell’eventualità di persone colpite da attacco cardiocircolatorio, da quelli accessibili nell’arco delle 24 ore a quelli con disponibilità vincolata”.