E' stato un 2 giugno di assenza per i ragazzi di Gubbio, orfani della loro festa dei Ceri, ma niente come la spontaneità e gioiosità delle piccole generazioni sa interpretare meglio quell'animo "hilariter " che connota la devozione a Sant'Ubaldo e la partecipazione alla festa. Così, ieri ( vedi foto ) sulla colonna sonora del campanone che suonava i suoi rintocchi, gruppi spontanei di bambini hanno dato vita alla loro alzata dei Ceri e alle birate intorno al pennone di Piazza Grande, raccogliendo il favore delle persone presenti. Una bella immagine che se non ha sanato l'assenza della Festa, ha sottolineato quanto essa sia radicata anche nelle giovani generazioni che da due anni attendono di viverla. Ad attenderla soprattutto i protagonisti che già nel 2020 hanno dovuto cedere alle restrizioni del Covid, ovvero i Capodieci nelle persone di Alessandro Rogari, Edoardo Belardi, Christian Tomassoli che, insieme ai capocetta Riccardo Bellucci, Christian Tasso e Pietro Brunetti, accompagnati dai Capitani Vittorio Salciarini e Filippo Menichini, dal trombettiere Alessandro Mercorella e dall'alfiere Giacomo Manuali si sono ritrovati ieri pomeriggio alla Basilica di Sant'Ubaldo per un momento di preghiera ed una riflessione coordinato dal cappellano dei Ceri Don Mirko Orsini.
Tutto questo mentre ci si interroga sulla possibilità o meno di poter recuperare la corsa del 15 maggio con un'edizione straordinaria da tenersi il prossimo 11 settembre, in occasione della ricorrenza della traslazione di sant'Ubaldo. Ipotesi che, aveva detto il sindaco Filippo Stirati, laddove le condizioni sanitarie legate al Covid lo consentano, deve trovare il largo consenso dei ceraioli. Per questo il primo cittadino ha coinvolto i capodieci Alessandro Nicchi , Fabio Uccellani ed Andrea Tomassini per un sondaggio, in corso in queste giorni, all'interno delle varie manicchie in maniera da raccogliere opinioni e pareri. Martedì scorso per i Santubaldari è stata la volta della manicchia di San Martino, mentre questa sera consultazione nella manicchia delle Case Popolari; domani sera saranno le manicchie dei Sangiorgiari a riunirsi per decidere le modalità e la tempistica dei pareri, che potranno essere espressi direttamente anche presso la Taverna di Via Cristini nei giorni 19 (dalle 15 alle 19) e 20 Giugno(dalle 9 alle 13); i Santantoniari invece si muoveranno con i loro capomuta all'interno delle singole zone di riferimento. Il tutto per arrivare a comunicare al sindaco entro il 30 giugno il pensiero dei ceraioli sulla possibilità o meno di svolgere la festa a settembre. Appare scontato che lo stesso percorso dovrebbe coinvolgere in un secondo momento anche la cittadinanza nelle altre sue varie articolazioni, essendo i Ceri, per quanto rappresentano e significano, patrimonio dell’intera comunità.
Gubbio/Gualdo Tadino
03/06/2021 18:35
Redazione