Festa dei Ceri: i capodieci raccontano le loro emozioni

La sveglia dei tamburini, il suono del campanone, il lancio delle brocche, la corsa fino al Monte Ingino. Emozioni fortissime che resteranno per sempre nel cuore di ogni eugubino. Il 15 maggio oramai è solo un ricordo e bisognerà attendere un altro anno per rivivere quei momenti. Ma intanto, a soli tre giorni dalla Corsa, i Capodieci raccontano le emozioni, le sensazioni e i batticuori di quel giorno. Perché se per un ceraiolo la Festa dei Ceri è l'evento più importante dell'anno, per un Capodieci diventa l'Evento con la e maiuscola. A lui è affidato l'onore, ma anche l'onere, di guidare la Corsa del proprio Cero, di incitare i suoi e di onorare al meglio il Santo Patrono. "Sono soddisfatto della Corsa di quest'anno, nonostante le due pendute del Cero - afferma Marino Rossi, Capodieci di San Giorgio - Durante tutta la Corsa ho cercato di motivare i ceraioli e di dare loro la forza necessaria per portare il Cero. Abbiamo fatto tutto quello che potevamo per Sant'Ubaldo e ai ceraioli ho detto di dare a San Giorgio i migliori anni della gioventù". Il momento più emozionante? "Sulla barella, prima dell'alzata. Lì ho rivissuto le sensazioni di mio padre, Capodieci per ben tre volte. E' stato come ritrovarlo e riabbracciarlo un'altra volta". Tanta soddisfazione anche per Mauro Pierotti, Capodieci di Sant'Ubaldo. "Sono emozioni grandissime, finché non le provi non te ne puoi rendere conto - confessa Pierotti - Tra i ceraioli c'è stata una grande collaborazione e tutti hanno dato il massimo. La Corsa è andata bene grazie a loro e alla protezione di Sant'Ubaldo". Anche per Pierotti il momento più emozionante è stato senza dubbio quello dell'alzata. "E' stato bellissimo stare da solo sulla barella, davanti a tutta quella gente. - aggiunge - E l'emozione è diventata ancora più forte quando mio padre e mio zio mi hanno portato la statua del Santo". La Corsa dei Ceri è stata un'esperienza indimenticabile anche per Raffaele Mengoni, Capodieci di Sant'Antonio. "E' stata una grande festa - dichiara - e ciò che mi ha emozionato di più è stato il calore dei ceraioli che con entusiasmo hanno onorato il Cero di Sant'Antonio". Ed un grazie a tutti i protagonisti della Festa, Capitani e Capodieci in primis, è arrivato anche dal sindaco Goracci. "Archiviamo una Festa dei Ceri bella e ben riuscita, anche se alcuni ritocchi sul piano organizzativo saranno opportuni e necessari e per questo presto ci incontreremo con tutte le componenti che gestiscono la Festa - ha dichiarato - Numerosissimi e prestigiosi gli ospiti politici, le autorità religiose e i militari. Tutti i presenti sono rimasti affascinati dalla bellezza, dalla coralità e dalla perfetta osmosi che c'è tra la Festa e il suo popolo. Il maxi schermo con le immagini di Trg ha poi offerto un bel servizio alla città, un riferimento per migliaia di persone che hanno evitato così calca e ressa dei luoghi e momenti del percorso più problematici”. Il primo cittadino ha poi sottolineato al visibilità mediatica dell’evento, con servizi e collegamenti, oltre che su Trg e le tv locali, anche sul Tg3, “La vita in diretta” e “Uno mattina”.