Le suggestioni e il fascino del Festival delle Nazioni di Citta'' di Castello tornano dal 26 agosto al 5 settembre: fedele alla formula che prevede un Paese ospite in ogni edizione (la prossima sara'' la quarantaduesima) la kermesse musicale tifernate quest'anno accende i riflettori sulla complessa civiltà musicale della Gran Bretagna. Stasera su TRG (ore 21.30) speciale di presentazione dell'edizione 2009 del Festival (replica domani ore 14.45).
Il cartellone allestito dal direttore artistico, Aldo Sisillo, risente di una peculiarita'' tutta britannica: se sono stati pochi i musicisti inglesi di nascita di livello assoluto, sono stati invece moltissimi quelli (italiani e tedeschi soprattutto) che in Inghilterra hanno trovato motivi ispiratori o addirittura un confortevole e proficuo ambiente di lavoro. Per non parlare di una vita culturale, una pratica dell''educazione musicale (si pensi ai cori) ed una fiorente attivita'' editoriale e, piu'' di recente, discografica, che hanno fatto della Gran Bretagna uno dei poli della musica europea. Nel programma del festival quindi grande spazio a Haendel, che, pur tedesco, e'' considerato il piu'' importante musicista inglese ed il piu'' efficace cantore della crescente potenza imperiale; ad Haydn, che compose in due soggiorni inglesi le ultime, e piu'' belle, dodici Sinfonie (per questo chiamate "londinesi"); a Mendelssohn, autore della Sinfonia ''''Scozzese'''' e della musica di ''Un sogno di una notte di mezza estate'' di Shakespeare. Dei tre compositori, tra l''altro, si festeggiano quest''anno importanti anniversari. Tra gli inglesi di nascita ed educazione il Festival delle Nazioni ha deciso di spaziare tra il londinese Henry Purcell, William Lawes, Matthew Locke (tutti esponenti del Seicento) ed i moderni Britten, Elgar, Vaughan Williams ed il contemporaneo Michael Nyman, celebre compositore di musiche per film. Una novita'' per la programmazione del festival sara'' la produzione di un''opera da camera di Benjamin Britten, The little sweep (Il piccolo spazzacamino). Britten, grande divulgatore della cultura musicale e sensibilissimo ai problemi della didattica, si fece portavoce ed interprete della tradizione musicale britannica, riservando spesso proprio alle voci bianche il ruolo di protagonista. Del patrimonio popolare britannico invece furono riscopritori i Fairport Convention, storica band del folk celtico emersa negli anni Sessanta, che rappresenta, in un cartellone cosi'' ''''colto'''' e rigoroso, una parentesi pop che non stride. Tra gli altri interpreti, i Solisti Veneti, The Hilliard Ensemble, il Quartetto di Tokyo, il gruppo di viole Fretwork, i Filarmonici del Teatro Comunale di Bologna diretti da Peter Selwyn, i Solisti di Perugia. In cartellone figura anche David Riondino, che interpretera'', assieme a Pierluigi Odifreddi e l''Ensemble degli illuminati, il racconto fantastico ''a piu'' dimensioni'' di Edwin Abbott, Flatlandia. Le musiche che faranno da controcanto al viaggio multidimensionale del protagonista sono state commissionate dal Festival delle Nazioni al compositore Flavio Emilio Scogna. Contemporaneamente al festival si terranno i corsi di perfezionamento per giovani musicisti, i cui docenti sono affermati concertisti di livello internazionale.
Città di Castello/Umbertide
18/08/2009 11:25
Redazione