“Dopo aver capito che tutti i mondi sono stati distrutti, non resta che scoprirne di nuovi” La chiosa finale seguita dalla meritata standing ovation è la sinossi ideale della serata evento magistralmente condotta dal professor Matteo Saudino nella nona edizione del Festival del Medioevo di Gubbio. Una sala conferenze del centro convegni Santo Spirito ammaliata ed estasiata dalla narrazione dell'ideatore e protagonista di BarbaSophia, il blog e canale YouTube di lezioni di filosofia più seguiti d’Italia. Argomento centrale la figura ed il pensiero del grande filosofo tedesco Friedrich Nietzsche, il detonatore delle fandonie dell'occidente capitalistico del 1800 e della belle epoque, periodo di espansione economica ed evoluzione scientifica che condurrà però alla prima sanguinaria Guerra Mondiale. E per Nietzsche, anticristiano ma non antisemita, la più grande menzogna e al contempo la più tremenda illusione è l'esistenza di Dio: qui subentra la complessa quanto affascinante opera “Cosi parlo' Zaratustra”, dove è proprio il profeta dell'oriente che migliaia di anni fa aveva annunciato l'avvento di Dio a riemerge nell'era del progresso per comunicare al mondo occidentale che "Dio è morto". E' resta solo vuoto, dolore, lacerazione e nessuno se non l'oltreuomo riuscirà a sopravvivere, accettando il proprio destino e compiendo una metamorfosi che da cammello obbediente e sottomesso lo farà diventare un valoroso leone pronto a combattere per la vittoria: ma alla fine anche il leone più forte deve divenire fanciullo, perchè solo uno spirito puro può attraversare il nichilismo imperante e plasmare l'universo post Dio. Un apologetica dell'oltreuomo che esplora il variegato meltin pot culturale tra Oriente ed Occidente con molteplici riferimenti di strettissima attualità.