File allo sportello di Umbra Acque, un atto dovuto?

Quando si dice essere rispettosi delle regole. Peccato che in questo caso la diligenza dei cittadini non era necessaria. Ieri mattina a Gubbio, infatti la gente non è mancata agli sportelli di “Umbria Acque”, gestore del servizio idrico integrato nei comuni dell’Ambito Territoriale Ottimale 1, aperti eccezionalmente, oltre al normale orario, anche tutti i martedì sino al 13 di febbraio. Una scena non nuova di questi giorni. La società infatti si aspettava un boom di clienti per compilare il modulo per la comunicazione dei dati catastali identificativi dell’immobile presso cui è attivata l’utenza acqua. Il tutto per ottemperare, come spiega una specifica comunicazione di Umbra Acque, a quanto previsto dalla legge finanziaria 2005, facendosi da tramite tra l’utente e l’anagrafe tributaria. Così anche ieri mattina una lunga fila presso gli sportelli degli uffici di piazza San Pietro e non pochi mugugni per chi è stato costretto ad aspettare parecchi minuti prima di fornire i dati richiesti. Peccato però che, secondo alcuni esperti, non tutti gli utenti sarebbero obbligati a compilare il modulo, ma solo coloro che vogliono stipulare nuovi contratti o modifiche. A farsi portavoce di questa interpretazione è il presidente del Comitato Territoriale n. 2 Mauro Monacelli. In una nota, infatti, spiega che per i contratti già in essere, infatti, la società Umbria Acque come recita l’articolo 1 comma 333 della legge finanziaria 2005 “le medesime informazioni sono acquisite solo in occasione del rinnovo ovvero della modificazione del contratto stesso”. Un cavillo che forse è sfuggito a chi di dovere, e non solo a Gubbio, visto che il comune di Passignano sul Trasimeno ha intrapreso l’iniziativa di informare la propria popolazione di non rispondere alla comunicazione richiesta da Umbra Acque. Occhio allora: se per una volta una lunga fila, e con essa un po’ di burocrazia, può essere evitata, non sarebbe poi così male.