Foligno, 3mila posti a rischio

Sono tremila i lavoratori del territorio locale che rischiano di perdere il posto. Tremila fra la Merloni, la Minerva, la Rapanelli, la Tacconi, la Spigadoro e tante altre piccole aziende della zona che si trovano grave difficoltà e sono l’emblema di una crisi più vasta che attraversa tutta la fascia appenninica. Contro questa ferita aperta nella Regione – che racconta di aziende ferme, di consumi bloccati e famiglie sempre più povere e indebitate – Cgil, Cisl e Uil scenderanno in piazza tre volte in meno di un mese, insieme alle istituzioni e alle associazioni di categoria per cercare di tamponare una pericolosa emorragia sociale. L’iniziativa più importante si svolgerà a Nocera Umbra il 31 ottobre prossimo, alle 9 presso l’auditorium di in via delle scuole. Non tanto una manifestazione di protesta, ma un momento di dialogo e di riflessione per prendere coscienza dell’entità del problema e programmare azioni comuni. Non caso all’evento parteciperanno anche i comuni locali, alcuni esponenti della Provincia di Perugia, le associazioni degli industriali e l’agenzia di ricerche Aur, che diffonderà alcuni dati reali sulla crisi socio-economica che interessa il nostro territorio. Il 21 novembre a Trevi si terrà invece un confronto sulla crisi occupazionale della cosiddetta area vasta, che comprende Foligno, Spoleto e la Valnerina. Il 25 novembre si replica a Campello sul Clitunno, per ricordare la tragedia dell’Umbria Olii avvenuta due anni fa e costata la vita ad alcuni operai. Anche qui un momento di riflessione, ma per parlare soprattutto di sicurezza e dignità sul lavoro e inaugurare una stele voluta dai sindacati per ricordare le tante morti bianche avvenute anche in Umbria.