Foligno. Busta pesante, salvi i dipendenti pubblici

E’ stato accolto oggi in Senato l’ordine del giorno a firma della senatrice del partito democratico Anna Rita Fioroni e degli altri senatori umbri e marchigiani fra i quali Ada Spadoni Urbani e Domenico Benedetti Valentini (entrambi in forza al Pdl) grazie al quale è passato l’emendamento che parifica fra dipendenti privati e pubblici il beneficio della restituzione rateizzata della busta pesante nei territori colpiti dagli eventi sismici del 1997 estendendolo anche al settore assicurativo e bancario. Se infatti si temeva che i pubblici potessero rischiare di restituire il 100% della busta pesante contro il 40% in 10 anni a partire dal 16 gennaio come stabilito per i privati il pericolo si allontana e l’emendamento che ha avuto come relatore oggi il senatore del Pdl Angelo Maria Cicolani salva lo stipendio dei dipendenti pubblici e i bilanci di Enti e Amministrazioni comunali interessate che, a salvezza di bilanci e patti di stabilità, non dovranno più pagare interamente i propri debiti in un’unica soluzione. Con questo ordine del giorno è dunque sanata l’ipotetica disparità di trattamento fra cittadini lavoratori che avrebbe dato seguito ad uno strascico di ricorsi per incostituzionalità, annunciato anche dalla presidente della Regione Umbria Maria Rita Lorenzetti. Tirano un sospiro di sollievo anche i sindacati che si erano detti pronti da Foligno nelle persone dei segretari territoriali Cgil Cisl e Uil Filippo Ciavaglia, Bruno Piernera e Umbro Conti ad annunciare un vero e proprio sciopero fiscale. “Vogliamo che l’esecutivo –ha annunciato la senatrice Fioroni- inviti l’Inps e l’Inpdap ad informare gli enti pubblici del territorio umbro e marchigiano su quali siano i soggetti beneficiari delle misure di agevolazione”: dunque potrebbe partire da subito una campagna informativa per rendere noto il nuovo dispositivo messo a punto per la fatidica restituzione della Busta Pesante, una storia apparentemente infinita ma che oggi ha trovato il suo sospirato epilogo.