Foligno. Emergenza idrica, gli agricoltori folignati fanno il punto della situazione

Quella appena trascorsa è stata una delle stagioni più siccitose e difficili degli ultimi trenta anni. Una situazione difficile che richiede per il futuro interventi adeguati e mirati. Risparmio e razionalizzazione della risorsa idrica, riconversione degli impianti irrigui a scorrimento in impianti a pioggia, accelerazione delle procedure per la realizzazione delle opere di adduzione della diga del Chiascio sino al territorio folignate: questa la sintesi tracciata dagli agricoltori del Comune di Foligno nel corso di una affollatissima riunione tenutasi nella sede del Consorzio della Bonificazione Umbra. Presenti all’incontro l’assessore all’ambiente del Comune di Foligno, Paolo Trenta, il dottor Ugo Giannantoni e la dottoressa Candia Marcucci, rispettivamente presidente e direttore del Consorzio, l’architetto Diego Zurli direttore dell’Ente irriguo umbro toscano, l’ingegner Cesare Vignoli per l’assessorato regionale all’agricoltura e l’ingegner Lucio Gervasi per la Provincia di Perugia. Se l’acqua comincia a mancare in una regione come l’Umbria nota per esserne sempre stata ricca, se è vero che la risorsa idrica sarà l’oro blu dei prossimi anni, allora la prima parola d’ordine è stata per tutti “risparmio”. Concorde in questo l’ingegner Vignoli che ha ricordato come si renderà quanto mai necessario procedere alla trasfomazione degli impianti irrigui a scorrimento in più compatibili e funzionali impianti a goccia; e risparmio ha invocato l’ingegner Gervasi nell’auspicare agli agricoltori l’utilizzo di colture compatibili con la scarsa disponibilità di acqua. Sulla necessità di razionalizzare gli impianti irrigui gestiti dal Consorzio della Bonificazione Umbra si è espresso inoltre il presidente Giannantoni, il quale ha ricordato come l’Ente si stia attivando per reperire almeno le risorse minime per avviare al più presto una progettazione preliminare per la riconversione degli impianti. Nel ricordare che l’Ente consortile ha già al suo attivo la realizzazione sperimentale di reti duali (esperienza che sarebbe di grande utilità nel Folignate) ha anche informato che è già in fase di redazione, presso il Consorzio, un progetto per il risparmio idrico in agricoltura co-finanziato dal Ministero dell’Agricoltura. L’assessore Paolo Trenta ha ricordato il tavolo tecnico di trattativa aperto per risolvere il problema della diga di Acciano, la quale, comunque, qualora riattivata, potrebbe portare solo un minimo sollievo alla sofferenza del Fiume Topino. L’architetto Diego Zurli ha informato i presenti sullo stato di attivazione delle opere di adduzione della diga del Chiascio, ricordando che allo stato attuale risultano realizzate, o in corso di realizzazione, la galleria di derivazione dall’invaso, galleria con un diametro interno di circa 3,55 metri; la condotta che collega l’invaso al manufatto terminale in loc. Pianello in Comune di Perugia; il 1° lotto delle opere di adduzione che collegano Pianello al nodo di Bettona, compresa la derivazione fino ai serbatoi di compenso di Bastia e di Torgiano, il tronco che collega il nodo di Bettona a quello di Assisi. E’ inoltre già pronto il progetto esecutivo per le condotte di adduzione sino al territorio di Foligno, intervento che, ha sottolineato Zurli, potrà essere realizzato nel medio termine. In conclusione gli utenti presenti hanno concordato di proporre alla Regione Umbria, nell’ambito dell’emergenza idrica, un pacchetto di interventi per le aziende agricole, finalizzati ad un migliore utilizzo della risorsa idrica chiedendo inoltre alle istituzioni presenti di adoperarsi, ciascuno per le proprie competenze, per accelerare le opere di adduzione dalla diga del Chiascio, unica valida soluzione alla situazione di siccità di nostri territori e priorità assoluta per la Valle Umbra per l’approvvigionamento dell’acqua ad uso irriguo e non solo.