Foligno, Il silenzio dei politici al Movimento per l’Infanzia

“Non voglio fare polemiche ma mi auguro che i politici che non sono intervenuti lo abbiano fatto per ragioni personali di estrema gravità e non per assenza di volontà”. Esordisce così Luciano Paolucci, padre del piccolo Lorenzo barbaramente ucciso e seviziato da Luigi Chiatti, alla vista di una platea singolarmente orfana di rappresentati politici. Alla presentazione del Movimento per l’Infanzia, tenutasi sabato pomeriggio nella Sala Rossa di Palazzo Trinci, mancavano le istituzioni, tanto da far apparire l’incontro come una sorta di dialogo senza interlocutori. L’unico politico intervenuto è stato il sindaco di Foligno Manlio Marini che all’evento ha voluto esserci, ritenendo che l’infanzia vada tutelata e spendendo parole di sincera stima nei confronti del concittadino Paolucci, sempre in prima linea per tendere una mano ai più piccoli. Il Movimento per l’Infanzia, nato a Torino nel 2005, rappresenta una grande coalizione di associazioni, circa una decina, che a vario titolo si occupano della tutela dell’infanzia. Molte le proposte avanzate da Andrea Coffari, presidente del sodalizio. Quanto ai numeri l’associazione parla addirittura di questione infantile snocciolando cifre impressionanti. Dalle risultanze delle ricerche commissionate al Dipartimento di Sanità Pubblica dell’Università di Milano emerge difatti che la percentuale di ragazzi che dichiarano, rispondendo a un questionario anonimo, di essere stati oggetto di gravi violenze fisiche o sessuali oscilla tra il 15 e il 25 per cento. Il che significa che in Italia i bambini abusati sono circa due milioni. Gravissime le conseguenze di tali violenze, sia dal punto di vista fisico che psicologico. E allora che il disagio dei bambini, o più spesso il loro dolore per le vessazioni subite, rimanga inascoltato, è davvero inaccettabile. Così come lo è, meglio sarebbe dire lo è stato, l’assordante silenzio della classe politica che ha preferito non partecipare all’incontro.