Si è conclusa con una condanna ad otto mesi di reclusione ed una stretta di mano la vicenda che ha visto protagonista un giovane 20enne di Morra che nella notte di sabato ha sparato due colpi di fucile contro l’auto del “rivale in amore”. Questa mattina, presso la Sezione Distaccata di Città di Castello del Tribunale di Perugia, si è svolta l’udienza di convalida dell’arresto e su richiesta del PM Andrea Claudiani, si è proceduto a giudizio direttissimo. Il 20enne, difeso dagli Avvocati Gianni ed Eugenio Zaganelli, ha optato per il patteggiamento della pena ed è stato condannato ad 8 mesi di reclusione, pena sospesa. Il giovane era accusato di porto abusivo d’arma in luogo pubblico e danneggiamento aggravato. E’ stata invece ritirata la querela sporta dall’altro giovane, suo rivale, per le lesioni riportate nel precedente litigio avvenuto presso la discoteca, così come lo stesso non ha proceduto alla costituzione di parte civile. Dopo un inizio di udienza all’insegna della tensione, infatti, i rapporti tra i due giovani e le loro famiglie si sono ricuciti, tanto che il tutto, condanna a parte, si è concluso con una stretta di mano e con l’impegno a ripagare i danni provocati alla vettura. Lieto fine quindi per una vicenda che avrebbe potuto avere risvolti ben più drammatici. Si tratta di due ragazzi di 20 anni, uno residente nella frazione tifernate di Morra, l’altro a Petrelle, che, dopo aver passato la serata in una discoteca altotiberina, hanno un’accesa lite presso la discoteca: primo approccio da parte del primo con una giovane bellezza locale poi, la fanciulla decide di uscire con l’altro. Qualcosa di strano scatta nei pensieri del 20enne morreggiano che si sente tradito e decide di andare a casa e vendicarsi dello “sgarbo” subito. I genitori sono già a letto e non si accorgono di nulla ma il giovane è andato nel ripostiglio del genitore cacciatore dove ha prelevato un fucile, un sovrapposto e qualche munizione e via alla ricerca della giovane coppia di neo fidanzatini. Sta di fatto che il 20enne di Morra rintraccia l’autovettura proprio sotto casa dell’ex amico e qui fa fuoco contro il veicolo, procurando la frantumazione dei vetri, nonché il danneggiamento della fiancata destra, dove erano visibili almeno due distinte rosate di pallini. Fortunatamente all’interno del mezzo non c’era nessuno, quindi alla fine dell’”avventura”, che sembrerebbe una vendetta passionale di siciliana memoria, non si conterà nessun ferito, tuttavia il gran fracasso causato dal colpo di fucile ha naturalmente allarmato tutti gli abitanti della piccola frazione di Petrelle. Una telefonata ai carabinieri ha dato il via alla caccia al giovane armato che intanto si era allontanato a bordo della sua auto. I carabinieri hanno subito interrogato il titolare della vettura colpita dai pallini del fucile da caccia che ha raccontato ai militi dell’arma cosa fosse accaduto durante la notte. Da qui i carabinieri si sono recati a casa del giovane morreggiano, vendicatore solitario, ferito nell’orgoglio, che ha ammesso le sue colpe ed è stato arrestato. Per lui il tutto si è concluso stamattina con un patteggiamento della pena. Rimane ora per il padre del giovane reo confesso la denuncia per omessa custodia d’arma da fuoco.
Città di Castello/Umbertide
20/11/2006 08:28
Redazione