Foligno. Inchiesta falsi Colgate, sigilli ad un’azienda de La Paciana

Ha raggiunto anche la città di Foligno la maxi inchiesta dei Nas sui falsi dentifrici Colgate finiti nella black list dei prodotti tossici perché, secondo l’accusa contenenti agenti nocivi alla salute. L’onda lunga delle indagini dei Nas è dunque arrivata alle porte di Foligno e precisamente nella zona artigianale de La Paciana dove i militari dei Nucleo Antisofisticazioni di Perugia, al comando del luogotenente Orazio Pellegrini, hanno sequestrato un’azienda utilizzata come magazzino per le confezioni di dentifricio. I militari hanno provveduto al sequestro della merce che, con ogni probabilità, verrà inviata all’Istituto Superiore della Sanità di Roma dove le confezioni di dentifricio sospette verranno sottoposte a analisi chimiche, tossicologiche e batteriologiche. L’indagine era scattata dopo la denuncia di un folignate che si era presentato alla caserma dei carabinieri consegnando loro una confezione di dentifricio Colgate sulla quale comparivano scritte in diverse lingue, esclusa l’italiano, circostanza che aveva fatto subito ipotizzare la provenienza del prodotto dall’Est Europa e non dall’Unione Europea così come di rigore stabilito dalla casa produttrice. Passato al setaccio da parte dei carabinieri dei Nas anche il market dove il giovane folignate avrebbe acquistato la confezione di dentifricio sotto accusa. Sembra intanto limitato, in città, il rischio dell’esplosione di una psicosi da “dentifricio taroccato” che avrebbe potuto avere effetti devastanti sulla commercializzazione dei prodotti per l’igiene orale. La multinazionale Colgate –Palmolive che da subito si è dichiarata estranea alla vicenda sta fattivamente collaborando con le autorità inquirenti per una rapida conclusione dell’inchiesta.