Una carriera di assoluto prestigio iniziata nel 2005 a Pisa in quella Serie C che lo ha visto protagonista per nove anni con le maglie di Poggibonsi, Juve Stabia, Gavorrano, Avellino, Casale e Aversa Normanna, per passare gli ultimi anni in D con Pistoiese, Altovicentino, L'Aquila e Caratese con in mezzo l'esperienza indiana al Chennaiyin dell'amico Marco Materazzi: questa la carriera di Maurizio Peluso, che a 33 anni scende per la prima volta in Eccellenza dove sarà il fiore all'occhiello di un Foligno calcio deciso a recitare un ruolo di assoluto protagonista. La presentazione ufficiale è avvenuta al Quintana Point con tanti tifosi biancoazzurri che hanno accolto il loro nuovo beniamino: “Sono felicissimo di entrare a far parte di questa famiglia. Da quando ho conosciuto la società ho capito che sta nascendo una squadra importante. Tatticamente nasco come seconda punta, ma salendo di categoria ho fatto l'esterno sia in un attacco a 3 che in un centrocampo a 4. Negli ultimi anni in D ho fatto anche il trequartista, posso fare praticamente ogni ruolo, solo giocare a destra mi risulta più complicato.” Sulla decisione di accettare la corte del Foligno dice: “A 33 anni avevo voglia di avvicinarmi a casa dopo tante annate in giro per l'Italia. Avevo richieste da diverse piazze di Serie D con ingaggio importante ma ho scelto di voler rappresentare Foligno, che per me è uno stimolo e un orgoglio. Non ho guardato la categoria ma ho scelto col cuore, qui si vive di calcio ed io vivo di calcio: il mio obiettivo è riportare entusiasmo e il Foligno dove merita”. Presente anche il presidente Guido Tofi, che ha spiegato nel dettaglio la trasformazione della società folignate in SRL con una quota destinata all'azionarato popolare: “Ora siamo una società di capitali con all’interno delle quote e dei sottoscrittori di quote – spiega Tofi – e l'idea è quella di creare una base societaria più ampia che potesse abbracciare tutti coloro che vogliono partecipare a questo progetto”. Per fare ciò è stato fatto un aumento di capitale sociale e una parte, il 20%, è a disposizione di chi vuole sottoscrivere una o più quote. Nel dettaglio, ogni quota costa 175 euro, mentre il capitale sociale ammonta a 70000 euro. Il presidente ha anche definito gli obiettivi da raggiungere: “Noi crediamo che una società di calcio, per evitare tensioni, debba avere una base molto ampia che prescinda dagli imprenditori o dal soggetto singolo che per motivi vari possa venir meno al suo impegno. Dobbiamo fare in modo che il progetto prescinda dalle persone. Serve una base forte e frazionata, perchè se viene meno uno ce n’è un altro che lo rimpiazza. Tutto questo va oltre l’aspetto economico, conta il progetto e la volontà di perseguirlo”.