Foligno: addio a Paolo Maffei, esploratore dell’infinito

L’intera città si è stretta stamattina intorno a Paolo Maffei, astrofisico folignate noto in tutto il mondo, scomparso domenica scorsa a 83 anni. Il rito funebre si è svolto in Cattedrale, alla presenza di numerosi esponenti del mondo politico, sociale e scientifico cittadino. Una cerimonia sobria, presieduta dal vescovo di Foligno monsignor Gualtiero Sigismondi che durante l’omelia ha ripercorso la vita dell’illustre scienziato e la sua intensa carriera. “Beatitudine, luce e pace – ha detto il presule – sono i doni che il Signore ha preparato per il nostro Paolo Maffei, che nella sua vita ha scelto di puntare gli occhi verso il cielo esplorando gli spazi infiniti”. “Ora – ha aggiunto il vescovo –Maffei avrà bisogno del cannocchiale per esplorare il cuore del Padre e continuare a toccare l’infinito”. Paolo Maffei si era laureato a Firenze nel 1952, per poi lavorare in importanti osservatori italiani, dedicandosi soprattutto allo studio del sole, delle comete, delle nebulose e delle stelle variabili. Ha insegnato alla Sapienza di Roma, è stato direttore dell'Osservatorio astrofisico dell'Università di Catania e dal 1980 ha ricoperto l'incarico di professore ordinario di Astrofisica all'Università di Perugia. Nel 1968 Maffei ha scoperto, intorno alla costellazione di Cassiopea, due nuove galassie a cui è stato dato il suo nome. Nel mondo è noto anche per le sue numerose pubblicazioni di carattere scientifico-divulgativo. In questi ultimi giorni stava raccogliendo materiale per un libro sul terremoto che colpì Foligno, tra il 1935 e il 1938. Paolo Maffei era sposato con Maria Assunta Moranti e ha lasciato 2 figlie, Marzia e Marina. All’illustre scienziato – sepolto nel cimitero di Foligno – verrà intitolato il Planetario della città. Ad annunciarlo il direttore del Laboratorio di Scienze Sperimentali Pierluigi Mingarelli, che sta programmando anche una serie di iniziative culturali per onorare la figura di uno dei figli più illustri di Foligno.