Celebrato a Foligno il 65° anniversario della Liberazione della città
Il sindaco Mismetti ha ricordato gli eventi e ha rivolto un messaggio di pace
E’ stata celebrata oggi a Foligno la ricorrenza del 16 giugno 1944, 65° anniversario della liberazione della città dalle truppe naziste..
Alla presenza del Gonfalone e del Picchetto d’onore del Centro nazionale di selezione e reclutamento dell’esercito, dei rappresentanti dell’ANPI e delle Associazioni combattentistiche e d’arma, in Piazza Don Minzioni sono intervenute le massime autorità civili e militari della città .
Dopo la deposizione di una corona di alloro al monumento alla memoria dei caduti e delle sofferenze civiche, il neo sindaco di Foligno, Nando Mismetti, è intervenuto pubblicamente, ricostruendo gli eventi che portarono alla Liberazione di Foligno.
“Il 16 giugno 1944 – ha sottolineato Mismettii - dopo 4 anni di guerra, 10 mesi di Resistenza partigiana e 36 bombardamenti pesanti sulla città, che produssero lutti e distruzioni, giunse anche per Foligno il momento della Liberazione dall’occupazione nazi – fascista. La Liberazione, avvenne ad opera di un distaccamento del XII Lancieri dell’VIII Armata: Britannica, composto da soldati inglesi, indiani e pakistani, che arrivarono a Foligno a bordo di autoblindo provenienti da Massa Martana e Montefalco; era venerdì 16 giugno 1944.
Le truppe alleate ingaggiarono un combattimento con i tedeschi in ritirata all’altezza di Ponte San Magno e lungo l’attuale via Franco Ciri, per impedire che il Ponte di Porta Firenze, precedentemente minato, fosse fatto saltare in aria.”
“Quel 16 giugno del ‘44 – ha ribadito Mismetti - segnò per i folignati la fine del conflitto, ma poiché la guerra continuava nel nord d’Italia, molti giovani si arruolarono volontari nel Gruppo di Combattimento ‘Cremona’ per combattere a fianco dell’esercito inglese.
Tra quei volontari c’era anche un mio illustre predecessore, l’avv. Italo Fittajoli, il quale, lasciato l’incarico di sindaco, all’età di 57 anni, non esitò a partecipare da combattente alla guerra di Liberazione del nostro Paese.
Tre anni or sono, con una toccante cerimonia ne è stato ricordato il valore in Consiglio comunale.
L’esempio dell’avv. Fittajoli è una lezione di etica politica per tutti noi ed io spero di essere all’altezza di quel modo di far politica.
A 65 anni da quell’avvenimento, , seguendo anche l’esempio del sindaco che mi ha preceduto, l’amico Manlio Marini, instancabile sostenitore della valorizzazione della memoria storica della nostra collettività, faccio mio quell’impegno per conservare eventi lontani ma comunque importanti, perché fecero ritrovare ai nostri padri la strada della pace e della convivenza civile”.
“Non a caso c- ha detto Mismetti - celebriamo il 16 giugno del 1944 proprio in questo luogo, in piazza Don Minzoni: una piazza nata dalla violenza di un bombardamento aereo.
In questo spazio, infatti, dove è stato collocato il monumento alla memoria e alle sofferenze della nostra città, si erigeva un palazzo del ‘600: Palazzo Rodati Buffetti.
Palazzo che fu distrutto il 16 marzo 1944 da una bomba aerea, così come accadde ad altri spazi del centro storico: Piazza Piermarini, e il Teatro e Piazza Giacomini, dove insisteva la Chiesa della Madonna del Pianto.”
“Ecco perché – ha concluso il sindaco di Foligno - mi sento di riaffermare qui il valore della pace tra i popoli e il ripudio di ogni guerra. I conflitti armati, come abbiamo visto, non aiutano a risolvere i problemi, ma anzi li complicano, lasciando dietro di sé lutti dolorosi e distruzioni incancellabili. Facciamo della pace, in ogni parte del mondo, la nostra bandiera comune!”
Foligno/Spoleto
16/06/2009 16:06
Redazione