Foligno, giovane condannato

Nell’aprile del 2010 a Scanzano un giovane folignate ora 28enne con la complicità della fidanzata, tentò di derubare il proprio nonno spingendolo contro un muro mentre tentava di difendersi con un coltello. L’anziano dopo 40 giorni di coma morì in seguito al grave trauma cranico e ieri pomeriggio il nipote è stato condannato a quattro anni e sei mesi per omicidio preterintenzionale dal giudice Carla Maria Giangamboni che ha accolto la richiesta di pena formulata dal pubblico ministero Paolo Abbritti. Condannata anche la fidanzata che ha patteggiato un anno per tentato furto poiché faceva da palo al fidanzato che cercava di sfondare la porta dell’abitazione del nonno barricato in casa. Secondo l’avvocato del giovane quella spinta sarebbe stato un eccesso di legittima difesa invece il pubblico ministero Abbritti, sentenza della Cassazione alla mano, ha dimostrato che anche una spinta, se provoca la morte può essere considerata omicidio preterintenzionale.