Il primo concetto che la ricerca di Sabrina Regno propone è l’identità della città di Foligno (e del suo ter¬ritorio) con il grande evento mercantile - la Fiera dei Soprastanti - che entro e fuori le sue mura si è svolto a partire dal 1425 e fino alla metà del diciottesimo secolo. Raccontare la storia dell’ascesa e dell’affermazione della manifestazione è, insieme, raccontare la sto¬ria del periodo più splendido di Foligno, così come il declino e la fine della fiera finiscono con il diven¬tare il fatto emblematico della perdita dell’identità della città nei secoli passati. Ed è proprio per questo motivo che per la conoscenza di Foligno nei suoi aspetti storici, politici ed economici, non si è potuto prescindere dall’analisi della sua fiera, che è divenuta, dunque, l’oggetto prin¬cipale della ricerca stessa.
Ora la ricerca – una tesi di laurea presso la facoltà di Magistero dell’Università di Perugia - è diventata un libro dal titolo “La decadenza della fiera di Foligno nel declino della città (secoli XV-XIX)” pubblicato dall’associazione socio-culturale di quartiere “Marcello Bosi”, fondata nel 2005 con lo scopo di dare voce a quanti amano mantenere vive linguaggio, tradizioni, storia e poesia di Foligno. “Questo volume – spiega la presidente Oriana Campanella - è la ristampa integrale, sia della parte descrittiva, nonché dei circa 40 documenti originali relativi a editti, ordinanze, planimetrie e mappe della tesi di laurea della folignate Sabrina Regno, sulla Fiera dei Sopra¬stanti, evento che ha segnato per secoli l’economia dell’intero Stato Pontificio e di Foligno che, dello Stato del Papa, era la città centro di incroci obbligati di strade e di traf¬fici. A riprova dell’interesse che la storia della Fiera di Foligno ancora oggi suscita grazie alla Giostra della Quintana”. Il lavoro (gran parte costruito su fonti documentali dell’Archivio di Stato di Foligno, molte riportate in appendice) inizia con delle considerazioni generali su ciò che la fiera è oggi, su quello che il fenomeno fieristico rappresenta nella realtà contemporanea, per proporre, poi, un confronto con ciò che questo evento ha, invece, rappresentato nel pas¬sato. Nel primo capitolo si descrive l'importante ruolo svolto dall'intera regione e, in particolare, dal comprensorio folignate, nell’ambito del sistema fieristico italiano, nei secoli che vanno dal XV al XVII, con più mirate annotazioni intorno alla “forma urbis" della città. E’ proprio secondo la “forma urbis” infatti, che viene distribuita e destinata la fiera: nel con¬testo urbano di una città strategica per la sua posizione, baricentrica per gli scambi commerciali, più volte sede di una zecca e posta al centro di un territorio con buone potenzialità produttive. II secondo capitolo affronta in modo specifico i temi della nascita e dello sviluppo della fiera sino alla fine del Seicento epoca del suo massimo splendore. Vengono descritte le ragioni della nascita della manifestazione folignate (sviluppo demografico, crescita delle potenzialità del mercato interno, stabilità politica e istituzionale, sostegno delle autorità pontificie, relativa autonomia amministrativa); le istituzioni e le magistrature cittadine che hanno presieduto al suo evolversi e alla sua organizzazione. Viene esaminata la disciplina giu¬ridica e fiscale del momento mercantile e la particolare vita giuridica ed economica della città nel periodo della fiera. L'aspetto giuridico è approfondito nell’analisi delle figure dei magistrati Soprastanti, arbitri unici (dal 20 maggio al 20 luglio) di diritto civile e penale; nelle figure degli Straordinari, magistrati preposti al controllo della qualità delle merci, dei pesi e delle misure e dei Fanti, organo straordinario di polizia. Vengano poi esaminate le norme in materia di dislocazione delle merci e di affitto delle botteghe cittadine per dimostrare, con un esempio in più, quanto la fiera incidesse sull’economia privata e pubblica della città che la ospitava. La seconda parte del lavoro affronta la decadenza e la fine. Dagli albori del Settecento l'Umbria centrale, Foli¬gno e la sua fiera decadono. Viene analizzata la crisi dell’agricoltura e dell’industria e la negativa incidenza della politica economica e fiscale dello Stato Pontificio.
Foligno/Spoleto
14/08/2008 14:29
Redazione