Foligno, morto in un frontale a 4 mesi, genitori sotto accusa

Prima udienza a Foligno subito rinviata dal giudice Gennaro Iannarone per l’incidente stradale nel quale l’8 gennaio dello scorso anno un neonato cinese di poco più di quattro mesi morì a bordo di un’Opel Astra in uno scontro frontale contro una Land Rover. Al banco degli imputati i genitori del bambino rinviati a giudizio con l’accusa di omicidio colposo. In udienza il legale della difesa presente in aula in sostituzione dell’avvocato Francesco Mantella ha chiesto e ottenuto oggi la nullità del decreto di disposizione a giudizio a causa di un errore formale ed il togato ha disposto il rinvio degli atti al Gup per la loro riformulazione. Il bimbo, che sembra viaggiasse nella parte posteriore dell’abitacolo, non sarebbe stato assicurato –secondo l’accusa- con nessun sistema di protezione e nell’impatto avrebbe urtato violentemente contro il sedile morendo mentre veniva trasportato all’ospedale di Foligno da un automobilista di passaggio. Da verificare anche l’ipotesi che al momento dell’urto il piccolo, primogenito della coppia, si trovasse in braccio alla madre, circostanza che potrebbe essere confermata dal fatto che nella vettura non sarebbe stato trovato il seggiolino di protezione. L’incidente avvenne intorno alle 7,30 lungo la strada comunale di Rio, che da Capodacqua di Foligno conduce ai piani di Ricciano, ricollegandosi con la 77 Val di Chienti. Al momento dell’impatto la strada era bagnata per la pioggia e secondo le prime ricostruzioni della dinamica l’Opel avrebbe invaso l’opposta carreggiata, scontrandosi con la Land Rover a bordo della quale si trovava una coppia fiorentina diretta nelle Marche; la famiglia di orientali era invece partita nella mattinata da Civitanova Marche, dove risiedeva da alcuni anni, per recarsi ad Arezzo prima di incontrare nei pressi di Pisenti un tragico destino ad attenderla.