Foligno: ''museo diffuso'' con opere d'arte delle chiese

La necessita' di realizzare un ''museo diffuso'' dove collocare le opere d'arte delle chiese e' stata sottolineata oggi a Foligno dall'arcivescovo di Perugia, mons. Giuseppe Chiaretti, presidente della Conferenza episcopale umbra, nell'ambito delle celebrazioni dell'undicesima Settimana della cultura, organizzata dal ministero dei Beni e le attivita' culturali, che e' stata per Foligno e altri centri danneggiati dal terremoto 1997 una giornata del ricordo ma anche - come ha detto il sindaco, Manlio Marini - del ripristino e del restauro non solo di case ma di opere monumentali danneggiate dal sisma. In via Gramsci e in via dei Franceschi sono state scoperte due targhe a ricordo delle sedi operative del vice commissario delegato ai beni culturali dell'Umbria, Luciano Marchetti. Successivamente e' stato presentato il volume dal titolo: ''Dall'emergenza sismica alla ricostruzione'', edito a cura della presidenza del Consiglio dei ministri. Sono intervenuti, fra gli altri, l'assessore alle finanze e alla protezione civile della Regione, Vincenzo Riommi, mons. Giuseppe Chiaretti e il vice commissario delegato Marchetti. Quest'ultimo era appena rientrato dall'Abruzzo dove il capo della Protezione civile Guido Bertolaso gli ha chiesto la disponibilita' per collaborare alla tutela del patrimonio danneggiato, forte dell'esperienza maturata proprio a Foligno. Monsignor Chiaretti, nel ringraziare la sopraintendenza per quello che ha fatto (due terzi del patrimonio ecclesiastico erano stati danneggiati dal sisma), ha sollecitato anche il recupero di tutti quei beni mobili e di quelle opere d'arte che ancora giacciono nei magazzini. Ha annunciato anche, come detto, la necessita' di costruire un ''museo diffuso'', dove collocare le tante opere d'arte delle chiese, sottolineando che i furti di oggetti sacri sono diventati un ''secondo terremoto''. Ha chiuso i lavori l'assessore Riommi, ricordando che furono quasi 23.000 gli umbri dovettero abbandonare le case e sottolineando che ''ad oggi la quasi totalita' delle persone e' rientrata nelle proprie abitazioni ricostruite''.