Foligno: raid contro lavoro nero, cinesi nel mirino

A Foligno nuovo blitz contro il lavoro nero. A finire in manette con l’accusa di sfruttamento della manodopera clandestina una coppia di cinesi appena ventenni che avrebbero gestito il lavoro irregolare di circa dieci connazionali in uno stabilimento nella prima periferia di Foligno adibito a laboratorio tessile. La coppia di presunti sfruttatori, ora al carcere perugino di Capanne, è stata arrestata dopo un blitz notturno nello stabile in seguito al quale i Carabinieri hanno sgomberato gli inquilini che lavoravano e vivevano nel luogo dello sfruttamento. Dal titolare delle indagini, il pm Giuseppe Petrazzini, la richiesta al giudice per le indagini preliminari di turno della convalida dell’arresto. Un fatto non nuovo nella zona del folignate dove già il 13 dicembre del 2005 nella zona industriale ‘La Paciana’ un italiano ed un cinese erano stati sorpresi a gestire dopo un blitz congiunto di Guardia di Finanza e Polizia un laboratorio tessile clandestino. I lavoratori cinesi vivevano in un fondo attiguo allo stabilimento dove erano soggetti a turni massacranti di lavoro in luoghi ristrettissimi e privi di finestre ed aerazione, in condizioni igieniche disumane. Nuovo episodio di sfruttamento di manodopera dal sollevante dunque, ancora una volta scoperto e portato in tribunale.