Fondazione Carisp, presentato il bilancio 2011

La Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia nell'anno 2011 ha deliberato progetti e interventi per 14milioni e mezzo di euro. Che nell'anno in corso si ridurranno a 11 milioni, ma con l'impegno ad aumentare di nuovo le risorse non appena la situazione economica lo rendera possibile. Perche' anche il portafoglio liquido della fondazione, composto in gran parte da obbligazioni, deve fare i conti con i mercati. Seppur con una riduzione di stanziamenti marginale grazie ai fondi precedentemente accantonati. Ma la fondazione - ha detto il presidente carlo colaiacovo in sede di presentazione del bilancio nella nuova sala realizzata nella porzione immobiliare acquistata proprio nel 2011 - e' diventato un attore strategico per lo sviluppo locale. Senza questo sostegno, ha proseguito, le attivita in campo scientifico e culturale non avrebbero avuto lo sviluppo che conosciamo. Dal 92, infatti, la fondazione carisp ha destinato 68 milioni alla cultura, 32 alla sanita, 19 allo sviluppo locale, 17 alla formazione e 18 alla ricerca scientifica. Non e' mancato e non manchera, ha assicurato colaiacovo, l'impegno per la crescita sociale, economica e civile del territorio. Nel dettaglio per il 2011 sono andati 4,2 milioni alla cultura, 3,2 alla ricerca scientifica, 3 alla salute, 1,5 milioni sia all’educazione sia allo sviluppo locale. Mezzo milione di euro sono stati destinati all'assistenza anziani e 300 mila al volontariato. Nel suo intervento colaiacovo ha ricordato alcuni dei progetti di maggior successo finanziati: dal ciclo espositivo il pianeta che cambia, che solo con la mostra eugubina sui dinosauri ha attirato 150 mila visitatori, alla ristrutturazione di complessi edilizi e monumentali, tra cui la basilica di canoscio. E poi i finanziamenti in ambito sanitario, di ricerca scientifica e infrastrutturale, vedi aeroporto di sant'egidio. Ma anche, e' stato sottolineato, il progetto Microcredito Perugia grazie al quale le banche aderenti ad aprile hanno erogato i primi prestiti. Si tratta soprattutto di credito al consumo, è stato sottolineato, che va a favore delle classi meno abbienti.