Cade uno degli ultimi tabu' in Forza Italia. Il presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi e Gianni Letta, braccio destro di Berlusconi per eccellenza, vengono attaccati esplicitamente da un 'azzurro', e nemmeno unoqualsiasi, bensi' Renato Brunetta, eurodeputato e consigliere economico di Palazzo Chigi. A finire nel tritacarne dell'economista, sulla scena del seminario di Gubbio che domani sara' di Berlusconi, anche il segretario generale del Quirinale Gaetano Gifuni e il ministro dell'Economia, il 'tecnico' Domenico Siniscalco. L'intervento e' un focoso invito a Forza Italia a ritrovare il proprio spirito originario e a mettere in soffitta ''le mediazioni''. Di cui appunto sono protagonisti Letta aPalazzo Chigi e Gifuni sul Colle. Mentre Ciampi e Siniscalco sono ''bravissime persone, ma non elette dal popolo''. Le parole di Brunetta sono accolte da una standing ovation della base, e al contrario, dal gelo di Sandro Bondi che ha anche telefonato a Letta. Poco piu' tardi arriva la ''assoluta e totale condanna'' di Berlusconi per aver coinvolto il capo dello Stato in ''piccole polemiche politiche''. Brunetta, intervenuto alla Scuola di formazione politica di Forza Italia, e' subitoun fiume in piena e rimprovera al governo di aver avuto ''una sudditanza psicologica'' verso la sinistra e verso i poteri forti, un po' ''come gli arbitri verso le grandi squadre''. La dimostrazione? Le nomine del governo, che ha privilegiato sempre ''uomini di sinistra''. Basta ricordare le nomine del ministro Urbani alla Biennale di Venezia, dove sono stati scelti ''solo uomini con le medaglie sovietiche''. E la recente nomina di Bini Smaghi alla Bce? ''Un funzionario di medio-alta qualita' che, in audizione al Parlamento europeo - ha assicurato Brunetta - ha criticato la politica fiscale del governo''. Ma Brunetta rincara la dose, tra le ovazioni della platea: ''Specie al centro - afferma - non abbiamo governato a viso aperto, ma abbiamo accettato continue mediazione, specie con il Quirinale, per timore di non essere accettati''. Anche sul caso Bankitalia Forza Italia deve subire, spiega Brunetta: ''I comunisti vogliono fare fuori Fazio e non si sa perche', come accaddecon Leone''. E in tutto cio' ''ci facciamo pure dare la linea da un ministro dell'Economia che e' un tecnico e che non ha la legittimazione popolare. Allora 'aridatece Tremonti', che almeno e' dei nostri''. L'economista azzurro raggiunge il climax del suo discorso: ''Basta triangolazioni con i poteri forti, caro Gianni Letta. Letta - ha aggiunto - e' una persona meravigliosa ma la politica e' un'altra cosa, perche' e' orgoglio, e' andare a viso aperto, e fare campagna elettorale, e' prendere i voti,