Furti, scattano le contromisure

Da qualche tempo gli abitanti e i commercianti di Spada non dormono più sonni tranquilli. Così come i cittadini di Padule e Torre Calzolari, ovvero le frazioni ad est di Gubbio. Sì perché da un paio di mesi a questa parte si è registrata una lunga serie di furti o di tentati furti che hanno interessato sia abitazioni private che esercizi pubblici, in particolar modo bar. Come lo “Spada Caffè”, dove soltanto un mese fa alcuni malviventi hanno rubato una slot machine e una macchina cambiamonete. “Una volta questa era una zona tranquilla – ha affermato il titolare del bar Francesco Lapina – negli ultimi tempi invece sono stati messi a segno numerosi furti soprattutto a danno dei bar, luoghi appetibili per la presenza di slot machine. Anche il mio esercizio è stato preso di mira dai malviventi – ha aggiunto – Dopo aver sfondato una porta secondaria i ladri si sono introdotti all’interno del bar e hanno rubato una slot machine e una macchina per cambiare le monete. Da quel giorno ho rinforzato la porta del bar con due chiavistelli – ha spiegato ancora il signor Lapina – ma non sono più tranquillo”. E non è l’unico ad aver adottato maggiori misure di sicurezza. “Insieme ai fornitori delle slot-machine abbiamo deciso per il cambiamento dell’intera struttura esterna e quindi della modalità di chiusura di questi giochi. – hanno affermato dal bar San Marco – L’obiettivo è quello di rendere comunque maggiormente difficoltoso un eventuale tentativo di furto”. Rosetta Sannipoli suggerisce una possibile soluzione. “Ci vorrebbero una o più persone addette esclusivamente al controllo della zona. – ha spiegato – Negli ultimi tempi la gente ha perfino il timore di uscire di casa, e pertanto la consapevolezza che ci sia un individuo pronto ad intervenire – ha aggiunto – renderebbe di certo tutti più tranquilli”. Auspica una maggiore sorveglianza anche Andrea Morganti, titolare del bar “Ciocco”, uno dei locali purtroppo vittime dell’ondata di furti. “Se in una notte, per esempio capitano 4 raid in 4 luoghi diversi – ha detto – è chiaro che è necessario un raddoppiamento di forze e di uomini da parte degli organi competenti”. La preoccupazione è uno stato d’animo ormai molto comune nella zona e lo testimoniano anche le parole di Angelo Casagrande. “Dormire tranquillamente con la propria famiglia sembra essere diventata quasi un’utopia. – ha sottolineato – I malviventi sono sempre più abili, tuttavia se li dovessi sorprendere in casa mia non so davvero quale potrebbe essere la mia reazione”.