Furto d’acqua, Foligno ricorre contro Perugia

Pronto il ricorso del Comune di Foligno contro la bocciatura della richiesta di risarcimento per furto d’acqua nei confronti dell’ex consorzio acquedotti di Perugia. L’atto è in procinto di essere notificato come spiega a Trg il sindaco Nando Mismetti. Foligno torna all’attacco contro la sentenza del tribunale di Perugia che aveva respinto la richiesta di risarcimento per furto d’acqua nei confronti dell’ex consorzio acquedotti di Perugia e lo fa con un ricorso in appello. Era stata depositata in cancelleria il 24 luglio 2012 la sentenza del Tribunale di Perugia che respingeva la richiesta di risarcimento da parte del Comune Di Foligno per il furto di acqua commessa tra il 1989 e il 1994 da parte dell’ex presidente del consorzio degli acquedotti di perugia, Bricca Enea. Furto aggravato, per aver prelevato acqua in misura superiore rispetto a quella consentita: 330 litri secondo invece che 210, come era stata stabilito dalla concessione del 1955. Un fatto che, come scrive la Corte suprema di Cassazione in data 21 novembre 2001, era stato accertato a Nocera Umbra in data 18 giugno 1994, ma il tribunale di Perugia il 17 luglio 2012, aveva respinto sia al Ministero dell’Ambiente che al Comune la richiesta di risarcimento per mancanza di prove. Una richiesta di risarcimento rigettata dal giudice del tribunale di Perugia Stefania Monaldi secondo cui non apparirebbe dimostrato che il maggior prelievo fosse iniziato nel 1989 e che, si fosse mantenuto tale fino all’epoca dell’accertamento. Insomma: la richiesta di risarcimento del Comune si sarebbe basata sulla possibilità e sui potenziali danni ambientali in astratto e non con dati concretamente misurabili. Ed è così che il sindaco di Foligno, Nando Mismetti già il 6 settembre aveva pubblicamente annunciato che avrebbe fatto ricorso in appello. Un ricorso che, sta per essere notificato come ha spiegato ieri sera nel corso di un’intervista al tg di Foligno in onda su TRG1.