Si celebra domani il “Giorno del Ricordo”, in memoria della persecuzione di italiani, dalmati, istriani, friulani sotto l’azione dei comunisti titini e della dura pulizia etnica che portò migliaia di nostri connazionali ad essere gettati nelle Foibe. Una solennità civile nazionale istituita con legge nel 2004, con le bandiere a mezz’asta sugli edifici pubblici (incluso Palazzo Pretorio), della quale il sindaco Filippo Mario Stirati sottolinea il profondo valore: “Facciamo memoria - spiega - di un eccidio che ha visto emotivamente coinvolto tutto il Paese e che va ricordato con grande commozione e profondo spirito riflessivo. Per troppi anni questa vicenda è stata infatti coperta dal silenzio: alle vittime di quei tragici avvenimenti va restituita non solo la memoria ma un fattivo impegno affinché tutti conoscano questa pagina terribile e tragedie simili non succedano ancora. La memoria - chiude Stirati - deve essere a tutto tondo: dobbiamo avere la capacità di riconoscere con giudizi profondi e veritieri gli atti efferati compiuti nella storia, le reali responsabilità, i regimi totalitari che li hanno provocati. Solo così si può rendere un sincero omaggio alle vittime, solo così si può evitare che certe atrocità non abbiano a ripetersi. L’impegno a suo tempo assunto dal Consiglio Comunale per l’intitolazione di una strada in memoria delle Foibe verrà osservato: martedì 14 si riunirà la commissione tecnica preposta, al fine di individuare una via idonea”.