Fa sentire la forza, la materialità, il profumo della Giostra. E’ di sicuro tra i più forti nell’ordine della rappresentazione della Quintana di Foligno. Parole del critico d’arte Italo Tomassoni, che nella Sala d’onore di palazzo Candiotti ha presentato l’opera del maestro Gianni Dessì, artista di primo piano di quella che variamente viene definita Nuova Scuola Romana o Scuola di San Lorenzo, scelto per la realizzazione del Palio che andrà al vincitore della Sfida cavalleresca in calendario a Foligno per la serata di sabato 12 giugno. Davanti ad un folto pubblico di istituzioni, quintanari e giornalisti è stato tolto il drappo rosso che sino alla fine ha celato agli occhi dei presenti il Palio che di sicuro è anche uno dei più grandi sinora mai realizzati. Domina il colore giallo, il preferito da Gianni Dessì, è visualizza un cavaliere a cavallo visto di spalle, dunque lanciato al galoppo verso il proprio bersaglio: l’anello appeso al simulacro ligneo appeso alla statua della Quintana. La particolarità sta nel fatto che si tratta di un’opera “tridimensionale”, nel senso che la coda del cavallo è realizzata in fibra naturale è applicata sulla tela dipinta, a sua volta applicata su un pannello ligneo. Ciò comporterà un diverso confezionamento del Palio rispetto alla tradizionale composizione. Un’opera d’arte quella di Gianni Dessì, che pur inserendosi a pieno titolo nelle caratteristiche peculiari dei Palii di giostra della Quintana di Foligno (firmati dai più grandi artisti contemporanei, da Domenico Purificato a Salvatore Fiume, da Pietro Annigoni a Remo Brindisi) è destinato quindi a rappresentare un’attrazione per la sua impostazione e per le sue dimensioni. A fare gli onori di casa è stato il presidente dell’Ente Giostra della Quintana, Domenico Metelli che ha saluto il sindaco Nando Mismetti, l’assessore provinciale alla cultura Donatella Porzi, l’assessore al bilancio Elia Sigismondi, il comandante del Centro di selezione e reclutamento nazionale dell’Esercito Maurizio Mattei, il presidente della Cassa di risparmio di Foligno Denio D’Ingecco e le tantissime altre autorità intervenute, oltre naturalmente ai magistrati e ai priori. Parole importanti sono arrivate dal sindaco Mismetti, il quale ha voluto ribadire ulteriormente il rapporto inscindibile che lega Foligno alla Quintana, che ne rappresenta la manifestazione più importanti. Il primo cittadino ha espresso apprezzamento e condiviso il nuovo piano della comunicazione messo a punto da palazzo Candiotti che se da un lato promuove l’immagine della Quintana, dall’altro valorizza nel resto del Paese la stessa città di Foligno. Ciò ha comportato un notevole sforzo finanziario dell’Ente Giostra, ma è stato sottolineato come ciò rappresenti un investimento importante e irrinunciabile. Anche perché la Quintana – prodotto ormai esportabile al di fuori dai confini della città – può a pieno titolo rappresentare con i suoi splendidi abiti barocchi il train d’union delle eccellenze dell’Umbria. Apprezzamento anche da parte dell’assessore provinciale Donatella Porzi, che ha evidenziato l’emozione di indossare un abito barocco e di essere nello splendido palazzo Candiotti.
E intanto cresce l’attesa per l’evento di apertura della Quintana 2010, in programma per domani sera, venerdì 28 giugno, nella Corte di palazzo Trinci, dove si svolgerà la Cena Grande. L’appuntamento è per le ore 20 con quella che negli ultimi anni si è trasformata in una vera e propria festa quintanara, propiziatoria per un ottimo svolgimento delle competizioni cavalleresche, Sfida (giugno) e Rivincita (settembre).
A firmare il menù della serata è ancora una volta lo chef Filippo Artioli, ormai un grande amico della Quintana di Foligno. Per lui che conosce vita, morte e miracoli di ogni pietanza in grado di appagare il palato, la scoperta del gusto della Giostra folignate è stata una sorta di colpo di fulmine. Da anni ormai il grande chef lega il proprio nome alla gastronomia d’eccellenza della manifestazione, in particolar modo la Cena Grande, overture dell’intenso cartellone quintanaro.
Ricercato l’elenco delle pietanze che sarà proposto:
Budino di erbe campagnole con salsa appena piccante e cipolle di Cannara
Millefoglie di salsiccia e carciofi, alla cacciatora
Polentina di lenticchie al sugo di cinghiale
Noci di vitellone bianco dell’Appennino centrale al latte, con millepunti di malanzane alla parmigiana
Crostata di ricotta allo zafferano e coulis di frutti di bosco
Bavarese d'ananas alle spezie
E la “Cena Grande” di quest’anno, al di là del curatissimo aspetto enogastronomico, offrirà anche grandi emozioni attraverso lo spettacolo che ruoterà intorno ai cavalieri di giostra appositamente prodotto e curato dal magistrato Lucio Cacace d’intesa con la Commissione artistica dell’Ente e con la partecipazione di Manuela Marinangeli e Mauro Silvestri in qualità di conduttori.
Lo chef Filippo Artioli è un nome particolarmente conosciuto nel mondo dell’alta cucina italiana: ha deciso di trasferirsi in Umbria ed è prossima l’apertura di un suo ristorante a Bevagna. “La mia filosofia – spiega Artioli – è lavorare con passione per creare una buona clientela che riesca a comprendere una cucina schietta e sincera, insomma comprensibile, ma allo stesso tempo creativa e di grande valore partendo da una tecnica perfetta affinata durante la mia vita, per arrivare alla base: le grandi materie prime. Tutto questo con rispetto, umiltà, ed amore”. I sogni di Filippo Artioli? “Avere successo negli Stati Uniti e nel mondo, trasmettendo ambiziosamente arte, sogni gastronomici e cultura culinaria che mi insegni là dove non si finisce mai di imparare e mi dia la fortuna e la forza di diventare ristoratore di qualità”. Ma in realtà la sua qualità è già eccellente. “Un grande nome ed un menù di grande efficacia, che abbiamo voluto come sempre sperimentare in anticipo – sottolinea il presidente Domenico Metelli – la Cena Grande di quest’anno sarà sicuramente un altro evento memorabile, come è giusto che sia l’appuntamento di apertura della Quintana”.
27/05/2010 09:40
Redazione