“Il lavoro è il primo vero diritto di cittadinanza e la riforma attualmente in discussione mira proprio a salvaguardare, rafforzare ed estendere questo diritto, creando nuove opportunità d'ingresso nel mondo del lavoro, assicurando tutele uniformi in tema di ammortizzatori sociali e superando le varie forme di precariato”.
E’ quanto affermato dall’on. Giampiero Giulietti in merito alla discussione, in atto alla Camera, sul Jobs Act. “Quella del lavoro è una tematica che tocca nel profondo le idee, i valori, le visioni del mondo, le esperienze di ciascuno di noi, che tocca la carne viva della persona e la sua dignità – ha continuato l’on. Giulietti – Con questa riforma intendiamo riscrivere il vocabolario del lavoro, garantendo un legame tra politiche attive e politiche passive ed estendendo ad una platea sempre più ampia il diritto reale al lavoro. Grazie al contributo del Partito Democratico, abbiamo rimesso al centro del lavoro il contratto a tempo indeterminato rendendolo più conveniente rispetto ad altri tipi di contratto, abbiamo introdotto la tutela economica in caso di cambiamento di mansioni, abbiamo cancellato il costo del lavoro riferito ai soli lavoratori a tempo indeterminato dalla base imponibile IRAP, così come abbiamo azzerato per tre anni i contributi previdenziali per gli assunti a tempo indeterminato. Ed ancora, il Pd, in quanto partito che affonda le proprie radici nel lavoro, ha fatto sì che venissero superate le tante forme di lavoro precario che penalizzano i nostri giovani e ha favorito l’introduzione della garanzia del reintegro in caso di licenziamenti discriminatori, nulli e disciplinari per i nuovi assunti.
Tutto questo - ha continuato l'on. Giulietti - è il frutto di una grande lavoro svolto con serietà e con rigore, nell’esclusivo interesse dei cittadini e il Parlamento nella sua interezza ha avuto un ruolo prezioso nell’apportare i migliorativi di cui la riforma necessitava. Sappiamo che il Jobs Act non potrà da solo risolvere il problema del lavoro e che per ripartire è necessario tornare a fare investimenti, ma di certo dopo vent’anni di governo Berlusconi, il lavoro finalmente è tornato al centro dell’azione di Governo e, nonostante le poche risorse a disposizione e il clima di forte disagio economico e sociale, abbiamo intrapreso un importante processo di riforme che, una volta portato a compimento, potrà cambiare per davvero il Paese. Il Partito Democratico si è assunto la responsabilità di provare a stare in questo percorso, sapendo che proprio sulla questione del lavoro la sinistra è stata segnata nel corso della storia da lunghe e laceranti divisioni tra diverse strategie, ma anche che è proprio dal lavoro che il nostro Paese può e deve ripartire”.
Città di Castello/Umbertide
25/11/2014 19:37
Redazione