Ad un anno esatto di distanza dalla prima iniziativa pubblica tesa a sollecitare l'autorizzazione della Regione per lo sfruttamento di due nuovi pozzi (a Corcia e Rigali), le forze politiche di Gualdo Tadino tornano alla carica. Ma il Comitato per la difesa del Rio Fergia non cede, ritenendo che i nuovi pozzi impoveriscano la portata del fiume che attraversa Boschetto e Gaifana. Un braccio di ferro che deve sciogliere la Regione, l'ente deputato ad autorizzare o meno lo sfruttamento dei nuovi pozzi, condizione indispensabile per l'attivazione di una nuova linea di imbottigliamento. Per gli amministratori di Gualdo, la Regione deve autorizzare immediatamente lo sfruttamento dei nuovi pozzi nella convinzione che esiste comunque la possibilità di garantire al Rio Fergia il minimo di portata garantito dal protocollo di intesa del 15/02/1993 firmato dal comune di Nocera Umbra, di Gualdo Tadino e dalla stessa Regione.