Gualdo, approvata Tares e via libera all'ex consorzio

Il consiglio di Gualdo Tadino, dopo l'ennesimo tentativo, riesce ad approvare la rateizzazione della tassa sui rifiuti. Questa sera, alle 23, la seduta consiliare si è sciolta con l'approvazione della proposta di giunta presentata dall'assessore Moscatelli, con il voto favorevole del Pdl ( assente solo Fioriti ), dei "monacelliani" ( assente Abbati ) e del gruppo misto ( Diso ). Contrario Graciolini della Sinistra per Gualdo, mentre Pd, Socialisti e Progressisti hanno abbandonato l'aula. La giunta Morroni riesce dunque ad avere il numero legale - più volte mancato in precedenza - su un argomento fondamentale per le finanze del Comune che senza tassa sui rifiuti, con l'Imu prima casa sospesa dal Governo Letta, rischiava di trovarsi senza liquidità. Ma Morroni incassa con questa serata anche il sostegno dei "monacelliani" , più volte dissidenti in materia tributaria in seno alla maggioranza , un sostegno che ora dovrà ripetersi anche a settembre per l'approvazione del bilancio preventivo, pena il commissariamento dell'ente a un passo dalle elezioni amministrative di primavera. Quanto alla tassa rifiuti, i gualdesi pagheranno la prima rata il 10 settembre, la seconda il 31 ottobre e la terza il 31 dicembre. Le prime due saranno calcolate in base alla Tarsu del 2012, dunque nessun particolare aggravio per le tasche dei cittadini, mentre la terza sarà a conguaglio, prevedendo l'applicazione della tariffa Tares, vale a dire il vero e proprio salasso per tutti. Il consiglio comunale, in tal senso, ha approvato questa sera un ordine del giorno in cui sottoscrive il documento Anci che chiede al Governo Letta il rinvio dell'applicazione della Tares. Se così fosse, la rata di dicembre sarebbe ben meno gravosa per i cittadini. All'ordine del giorno della seduta serale del consiglio , iniziato alle ore 21, l'approvazione di uno stralcio della variante al Prg che , tra le altre cose, dà il via libera ai lavori presso l'ex consorzio agrario . Servivano 11 voti in aula per approvare il punto; la maggioranza ne aveva a disposizione solo 10; fondamentale il sì del Partito Democratico .