"In questi giorni da più parti si leva il grido di allarme sulla situazione economica e sociale di Gualdo": esordisce così la nota del segretario regionale Fillea Cgil, Massimiliano Presciutti che ricorda come "già un anno fa di questi tempi la Cgil insieme alle sue categorie più presenti sul territorio (Fillea e Filcem) rese pubbliche le proprie preoccupazioni sul futuro dell’economia locale proponendo un confronto stringente ed approfondito sui problemi che si sarebbe incontrati di lì a breve, ricevendone in cambio risposte urtate se non risentite da parte di diversi soggetti". L’analisi dell'esponente della Cgil prende in esame dapprime la situazione delle grandi aziende del territorio che "scontano per motivi diversi difficoltà di rilievo che potrebbero portare, soprattutto nel caso della Merloni ad un impatto sociale molto rilevante non solo per Gualdo; il settore ceramico rischia nel breve periodo di vedere drammaticamente ridotto il numero di imprese ed occupati, anche il settore edile rischia di venire coinvolto in uno stato di difficoltà. Nonostante la positiva esperienza del Durc, abbiamo assistito ad un proliferare continuo di imprese a volte anche impegnate in appalti pubblici che sono state fattore distorsivo nel mercato e ancora oggi si avvalgono di manodopera irregolare". La strada indicata dalla Cgil è quella della collaborazione tra le parti sociali: "E’ chiaro quindi che per affrontare una situazione così delicata occorre il massimo della coesione e dell’assunzione di responsabilità".
La proposta di Presciutti è di organizzare a settembre un grande forum "che potrebbe magari diventare permanente, nel quale mettere a confronto nella stessa sede, Istituzioni, forze politiche e sociali, associazioni, istituti di credito ecc. sul futuro del nostro territorio, un luogo di elaborazione e confronto vero, nel quale ognuno potrebbe essere chiamato ad una forte assunzione di responsabilità, perché i problemi non si risolvono nè coi proclami, né con l’indifferenza, ma sporcandosi le mani".