Il progetto è ambizioso e vale oltre mezzo milione di euro, diviso in quattro step, finanziabili ed attuabili autonomamente l'uno dall'altro.
Si chiama "San Guido, porta della montagna" , è promosso dalla Comunanza Agraria Appennino Gualdese e redatto dall'Università politecnica della Marche, figlio di una preventiva consultazione con le associazioni del territorio, dal Cai al Gruppo Speleo, dal Masci al Rabo Climbing, dal Downhill & Snowboard Club al gruppo sportivo Avis, dal Moto Club all'Associazione Micologica La Turrinaia, fino ad Educare alla Vita Buona, Pro Tadino e rete dei ristoratori. E' stato presentato, in forma ridotta in termini di presenze vista l'emergenza Covid, presso l'aula mutlimediale de "La terrazza di San Guido" alla presenza della presidente della Comunana Agraria, proprietraia dell'area, Nadia Monacelli e del gruppo di riceratori universitari coordinato dal Prof. Giovanni Marinelli del dipartimento di Scienze ed Ingegneria dei Materiali, Ambiente ed Urbanistica e il Prof. Davide Neri con la Dott.ssa Monica Pantaloni del Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari ed Ambientali.
4 gli step d'intervento per fare dell'area di San Guido il portale turistico della montagna gualdese. Il primo, immeditamente eseguibile, consiste nella riapertura del casottino annesso ed antistante al vecchio ristorante San Guido per farne un info point da far gestire in convenzione alle associazioni coinvolte ed interessate al progetto. Qui sarà possibile coinvolgere anche aziende private gualdesi del settore agroalimentare che potranno esporre i loro prodotti in una vetrina che racconti la montagna non solo come luogo di sport e diventimento, ma anche di sano e buon mangiare.
Secondo e terzo step sono relativi alla sistemazione dello spazio verde intorno e realizzazione di piste di pump truck per gli appasisonati di mountan bike, e di bagni e docce a disposizione di atleti ed escursionisti. Il quarto step, il più oneroso ed ambizioso, prevede la riqualificazione dell'ex ristorante a valere sui fondi Psr, piano di sviluppo rurale. In questo caso l'iter per la richiesta di finanziamento è già stato avviato con la Comunanza in contatto con un partner pubblico intenzionato a sostenere il suo progetto, stante l'attuale stallo dei rapporti con il Comune di Gualdo Tadino a seguito della vertenza Rocchetta. Quanto ai rapporti con le associazioni coinvolte, l'ipotesi è quella di una convenzione tra Comunanza e le stesse che potranno usufruire di beni appartenenenti alla colettività gualdese ed amministrati dal sodalizio montano.
Gubbio/Gualdo Tadino
07/07/2020 08:31
Redazione