GualdoCasacastalda, Minelli: "Servono 50mila euro o l'iscrizione salta"

Nubi nere si addensano sopra il GualdoCasacastalda. Ieri sera alle 18.30, nella conferenza stampa organizzata e fortemnte voluta dal presidente Matteo Minelli, si è fatto il punto sulla situazione della società gualdese dopo la fine di un campionato senza ubbio positivo in cui la squadra ha migliorato decisamente rendimento e posizione del campionato 2013-2014, lesinando qualcosa nel finale, ma centrando con largo anticipo la permanenza in serie D e valorizzando anche alcuni giovani del proprio fulgido settore giovanile. “Se entro la data del 9 luglio non si trovano 50mila euro penso che proprio non iscriverò la società. Della situazione è già stto avvertito il sindaco, quello che faccio oggi (ieri) è un appello alla città intera e anche alle aziende che operano in tutto il territorio e che magari ci possono dare una mano. Chiediamo un picolo sforzo per proseguire l'attività dopo la fusione di due anni fa che io stesso ho fortemente voluto, tutti devono capire che il GualdoCasacastalda è una risorsa sociale importante, una società modello con conti tutti in ordine, molti ce la invidiano. Serve un progetto a base triennale. In questi tempi sono mancate delle risorse che io stesso ho provveduto a coprire, il mio non è un volermi tirare indietro, ma è impensabbile andare avanti senza un maggiore coinvolgimento”. Davanti ad una sala stampa gremita di giornalisti ma anche molti tifosi e alcuni tesserati della società, il presidente poi ha voluto anche togliersi qualche sassolino dalla scarpa: “Una volta fatta la fusione, alcune persone sono praticamente sparite, altre invece hanno pensato che era arrivata la mucca da mungere: abbiamo 44 persone che percepiscono rimborsi spese, penso che siano un enormità per un club della nostra dimensione, nemmeno nei professionisti ci sono club con un così alto numro di “dipendenti”. Un appello particolare lo lancio anche a Rocchetta: “Con il dg Ascani questa l'estte scorsa è stato fatto un buon lavoro, allaciando rapporti per una collaborazione. Mi auguro che anche da questa azienda, che dalla città ottiene tanto, si possa ottendere un maggior interessamento altrimenti si fa davvero buia e mi dispiacerebbe soprattutto per il settore giovanile che negli ultimi due anni ha vinto un campionato e centrto una finale play off. Ripeto ancora una volta non mi tiro indietro, ma se non dovessi ottenere le giuste risposte resterei al massimo come sponsor”. Un messaggio che chiaro e preciso che mette in fermento una piazza come Gualdo che dopo aver ritrovato e difeso a spada tratta l'Interregionale, corre il serio rischio di veder compromesso un lavoro di due anni.