Guardia di Finanza: Truffa all'ASL di Città di Castello, coinvolti 53 medici di famiglia

Cinquantatre medici di famiglia della Asl numero uno di Citta' di Castello sono stati denunciati per truffa dalla guardia di finanza per avere percepito quote di assistiti morti. In sette mesi di indagini e' stato accertato che l' anomalia durava da piu' di venti anni e che le persone morte dal 1983 al 2004 per le quali i medici continuavano a percepire indebitamente i compensi erano piu' di 250, anche se erano stati gli stessi medici a certificare il decesso dei loro assistiti. La posizione dei medici e' al vaglio del procuratore aggiunto di Perugia, Federico Centrone, mentre della quantificazione del danno erariale causato al servizio sanitario nazionale si occupera' la procura regionale della corte dei conti. Le indagini sono state svolte dalla tenenza di Citta' di Castello, nell' ambito di controlli mirati in materia di spesa sanitaria disposti dal comando provinciale di Perugia. Gli accertamenti - ha riferito la Finanza - eseguiti con la piena collaborazione dell'Asl n. 1 dell'Alta Valle del Tevere, hanno portato alla luce una molteplicita' di irregolarita' e di responsabilita' legate al nuovo sistema di monitoraggio attivato dagli uffici amministrativi con la distribuzione dei nuovi tesserini sanitari informatizzati.(