A 5 mesi esatti dalla tragica esplosione del 7 maggio 2021 alla Green Genetics di Gubbio che ha portato alla morte di Samuel Cuffaro ed Elisabetta d’Innocenti e al ferimento di altri lavoratori, Cgil, Cisl e Uil dell’Umbria hanno promosso, con il patrocinio delll'amministrazione comunale eugubina, un'iniziativa pubblica sulla sicurezza sul lavoro, per non dimenticare e per mantenere alta l'attenzione su una piaga che continua ogni giorno a produrre morte e disperazione. Così una sala consiliare di Palazzo Pretorio gremita ha accolto i familiari delle vittime e il giovanissimo Alessio Cacciapuoti, rimasto gravemente ferito dalla deflagrazione di Settestrade e le forze dell'ordine con gli interventi del sindaco di Gubbio Filippo Stirati, il prefetto di Perugia Armando Gradone e i segretari delle sigle sindacali regionali. Ricordato come solo nel periodo Gennaio-Agosto 2021 sono già 17 le vittime del lavoro accertate dall’Inail in Umbria e quasi 6000 gli infortuni, con un incremento del 17% rispetto al 2020. L’iniziativa inoltre è stata anche la tappa conclusiva dello sciopero solidale proclamato da Cgil, Cisl e Uil lo scorso 12 maggio, il cui ricavato complessivo di circa 38 mila euro sarà devoluto nei prossimi giorni ai familiari delle vittime dell'esplosione
"E' indispensabile che la Regione Umbria - sostiene il segretario Cgil Umbria Vincenzo Sgalla - in un tavolo di confronto proceda nei confronti di quelle imprese che non rispettano le regole per salvaguardare la sicurezza sul lavoro, le persone e perchè ci sia uno scatto in avanti della nostra società"
"Se parliamo di morti sul lavoro, parliamo di un autentico dramma nazionale - sottolinea il segretario regioanle Cisl Angelo Mazzotti - tanto che il Governo ha aperto un tavolo sull'argomento e il premier Draghi ha ufficialmente dichiarato che la sicurezza sul lavoro è un'emergenza nazionale. senza dubbio sarà potenziato il servizio ispettivo ma noi pensiamo che non sia sufficiente e che siano necessari i medici del lavoro ma soprattutto una patente a punti per gli imprenditori che non rispettano le norme di sicurezza, con sanzioni severe arrivando anche alla sospensione temporanea dell'attività"
"Quanto accaduto a Gubbio è un evento gravissimo che ha coinvolto tutti emozionalmente - dichiara il segretario Uil Umbria Claudio Bendini - e pone l'accento sulla questione legata alla sicurezza e ai morti sul posto di lavoro che vede l'Umbria avere una media ancor più alta rispetto alla media nazionale e queste iniziative servono proprio per stimolare gli organi di controllo ad agire al meglio. Peraltro la nostra campagna "Zero mori sul lavoro" è stata messa in atto proprio perchè crediamo fortemente che questa sia la direzione da intraprendere"
Gubbio/Gualdo Tadino
07/10/2021 18:51
Redazione