Gubbio: “Città del ben...essere”, per un sano stile di vita

Contenere, se non addirittura eliminare le malattie dovute a scorretti stili di vita alimentari. Questo l'obiettivo principale del progetto "Città del ben…essere", illustrato ieri presso il Liceo "G. Mazzatinti" alla presenza del preside dell'istituto Dario Missaglia, del promotore dell'iniziativa, il dottor Guido Monacelli, dell'assessore comunale alle politiche giovanili Aldo Cacciamani e della dottoressa Paola Biraschi. Missaglia ha sottolineato come "quest'anno l'iniziativa si sia allargata all'ambito territoriale n.7", rimarcando inoltre "l'importanza del coinvolgimento della scuola in questo genere di problematiche; se non si occupasse di queste cose - ha affermato il massimo dirigente del Mazzatinti - sarebbe una scuola 'mutilata'". L'assessore Cacciamani nel suo intervento ha auspicato "l'ulteriore allargamento del progetto oltre i confini regionali", ringraziando il dottor Monacelli per "aver introdotto in questi anni degli argomenti come il gozzo tiroideo, l'obesità e l'anoressia che in passato - ha commentato - sono stati colpevolmente sottovalutati dalle istituzioni scolastiche. Per questo ritengo assolutamente decisivo l'apporto degli insegnanti, i quali dovranno contribuire a far riscoprire il gusto dei nostri cibi, - ha aggiunto - affinché sia diffusa nel miglior modo possibile una buona educazione alimentare". Il progetto "Città del ben..essere", giunto alla 21esima edizione, da quest'anno si è appunto ampliato ai sei comuni dell'ambito territoriale, coinvolgendo in totale 56mila persone. Tanti i temi trattati, tra i quali spiccano soprattutto il sovrappeso e l'obesità giovanili, la cultura del sottopeso nei modelli estetici contemporanei e la malnutrizione proteica ed energetica, o più semplicemente la fame. "In un anno 4 milioni di bambini muoiono di fame - ha affermato il dottor Monacelli - il nostro progetto, con la collaborazione del Cesnu, è quello di versare nel nostro piccolo 1 euro a persona. Anche se è soltanto una goccia nel mare - ha concluso - è una significativa dimostrazione di sensibilità". Nel corso della giornata è stata consegnata ai ragazzi la patente "De iuventute".