E' un bilancio oltre modo lusinghiero quello che manda agli archivi l'edizione 2020 di Gubbio Doc Fest, la rassegna di cultura, musica, spettacolo, arte e solidarietà, giunta alla sesta edizione e promossa dall'associazione Insieme con il patrocinio e la collaborazione del Comune.
Quattro giorni intensi di iniziative molto partecipate, seppur con le restrizioni necessarie al contenimento pandemico, che hanno visto l'apertura giovedì sera alla Sperelliana con il talk show “Andrà tutto bene?” dedicato proprio ad una riflessione sui vari aspetti della pandemia e le ricadute nella nostra regione, animato soprattutto in sala dal vice presidente della Regione, Morroni e dai docenti universitari Segatori e Campi.
Venerdì sera spazio alla musica con oltre 600 persone in Piazza Grande, rigorosamente a numero chiuso, ad applaudire lo spettacolo “Emozioni” con le narrazioni sul palco di Mogol e l'atmosfera dei motivi più noti di Lucio Battisti interpretati da un cantante emergente e molto apprezzato come Gianmario Carroccia.
Sabato giornata intensa, dapprima con l'escursione sulle creste di Monteluiano nell'uscita coordinata dal CAI di Gubbio che ha permesso ai tanti presenti di scoprire il nuovo sentiero intitolato a Marianna, apprezzato per gli scorci e anche l'interessante dislivello finale di oltre 300 metri, piuttosto impegnativo. In serata cultura e arte sono dvenute protagoniste sul palco di Piazza Grande con un magistrale Vittorio Sgarbi a narrare in circa 3 ore, ad un pubblico numeroso e quasi ipnotizzato, l'arte e la storia di Raffaello, non senza un riferimento anche al Gonfalone del Corpus Domini di Gubbio.
Ultima giornata dedicata alle eccellenze enogastronomiche con la serata alle sale degli Arconi condita dal menù firmato da Gianni Lettica, chef ormai di casa al Gubbio Doc Fest, che ha saputo interpretare gli ingredienti del territorio in modo sapiente, coniugando tradizione a proposte originali. Il tutto abbinato ai pregiati vini della casa Benedetti Grigi di Montefalco. Per lo chef anche il piacere di ricevere la "patente da matto", sorpresa riservatagli dalla batteria di collaboratori in cucina composti dall'Università dei Muratori.
Nel corso della serata prima il presidente Alberto Nicchi, quindi il prof. Bruno Ronchi e poi l'avv. Mario Monacelli hanno portato il saluto a nome dell'organizzazione, elogiando soprattutto i 150 giovani volontari dell'associazione che hanno saputo vincere la sfida di questa edizione, impensabile solo qualche mese fa, garantendo eventi di qualità e partecipazione nel rispetto delle normative. Un plauso alla perfetta organizzazione e allo spirito coinvolgente della manifestazione, è arrivato anche dal sindaco Stirati e dal Vescovo Paolucci Bedini, con la chiosa della donazione di 30 pasti alla Caritas per le famiglie indigenti del territorio.
Gubbio/Gualdo Tadino
31/08/2020 17:15
Redazione