Un nuovo “monsignore” in diocesi di Gubbio. Papa Benedetto XVI, su indicazione del vescovo eugubino mons. Mario Ceccobelli, ha conferito l’onorificenza di monsignore a don Ubaldo Felice Braccini, parroco di Torre dei Calzolari e di Spada, oltre che cancelliere vescovile da oltre trent’anni e archivista diocesano. Nato a Scheggia il 17 maggio 1928, ordinato presbitero il 3 dicembre 1950, subito dopo l’ordinazione fu nominato parroco di Sant’Andrea del Calcinaro e Torre dell’Olmo in diocesi di Gubbio, sedi povere e isolate, oggi spopolate. Nel 1959 ricevette dal vescovo Beniamino Ubaldi l’incarico di vicecancelliere diocesano; dal vescovo Cesare Pagani fu nominato, nel 1975, cancelliere diocesano, e nel 1981 canonico della Cattedrale: cariche, queste due ultime, che tuttora ricopre. Nel 1955 fu trasferito nelle parrocchie di Torre Calzolari e Spada. Ha sempre svolto un efficace servizio pastorale, prendendo a cuore i problemi dei fedeli, da lui assistiti e confortati con la vicinanza e l’aiuto spirituale e materiale, impegnandosi anche sul piano sociale. In modo particolare, colpito dalla frequenza degli incidenti stradali mortali che si susseguivano lungo la strada statale n. 219 Pian d’Assino, assai pericolosa e inadatta all’intenso traffico, nel 1985 costituì un Comitato che coinvolgeva parrocchiani e sacerdoti e che si attivò presso le istituzioni locali e centrali, direttamente e tramite stampa, per richiedere modifiche e lavori. Il Comitato ottenne, nel 2001, una prima modifica nel lotto “Montefiore – Branca”, tuttavia il parroco non smise di interessarsi al problema, e nel 2005 venne inaugurato un nuovo tratto della variante di Gubbio. Altro suo impegno sociale, contrassegnato da numerose manifestazioni, oltre che da vari appelli alle istituzioni e da articoli affidati alla stampa, è stato ed è il sostegno ai pastori e allevatori del suo territorio, danneggiati dall’incursione di alcuni lupi immessi nella zona, sembra senza i dovuti accorgimenti. Ha curato la memoria della vicenda dei “Quaranta Martiri” eugubini, facendosi promotore di varie iniziative e recandosi anche, quale consulente, nelle scuole che ne hanno fatto richiesta. Agli inizi degli anni ottanta ricevette l’ufficio di archivista diocesano. Ottimo latinista e conoscitore di testi antichi, ha offerto valido aiuto a studenti, studiosi e ricercatori, che lo hanno citato nelle loro pubblicazioni. Ha condotto ricerche particolari sul patrono di Gubbio sant’Ubaldo, venerato anche a Thann, in Alsazia, ed effettuato un’interessante scoperta relativa a una reliquia del Santo. Ha scritto sull’argomento il libro “La mano di sant’Ubaldo. Alla ricerca della verità sui legami tra Gubbio e Thann” (1993) apprezzato da illustri studiosi e inserito in varie bibliografie, anche di riviste specializzate. Le amicizie e i contatti stabiliti da don Ubaldo con la città alsaziana, durante la sua ricerca, hanno coinvolto la popolazione e le istituzioni civili e religiose, tanto che si è assai vivacizzato il gemellaggio tra Gubbio e Thann. Tuttora don Ubaldo si dedica a ricerche su argomenti storico-religiosi, collegandosi con vari studiosi e istituzioni anche straniere.
Gubbio/Gualdo Tadino
19/12/2007 07:34
Redazione