Gubbio: FLI critica la Giunta sull'operazione parcheggio San Pietro

Un'operazione azzardata. Così il FLI di Gubbio con il suo rappresentante, Stefano Pascolini, definisce l'operazione che vedrà Comune riacquistare la proprietà del cantiere del parcheggio di San Pietro (ormai definito "ecomostro"). Siglata ufficialmente la transazione tra l’ente pubblico e la “San Pietro Project Financing”, la società che aveva l’incarico di concludere l’opera (entro il 2011, ma è bloccata dal 2007), sarà ora il Comune a dover studiare il modo per portarla a termine. "Ma di che cifre stiamo parlando esattamente? - si chiede la nota del FLI che prosegue - Osservando alcuni dati di questa vicenda si scopre come la situazione sia grave e complicata. Il parcheggio multipiano di San Pietro è costato, fino ad oggi, ben 3,9 milioni di euro di fondi europei e 900mila euro di fondi comunali. Ma ci sono altri dati che aggravano notevolmente i danni causati alla collettività eugubina dalla superficialità ed incompetenza con cui l’intervento infrastrutturale è stato gestito da questa Amministrazione: per completare i lavori servono altri 3 milioni di euro; inoltre – poiché la “San Pietro Project Financing” non aveva ottenuto l’immobile in appalto, ma in concessione per 30 anni – la società dovrà essere risarcita per lo scioglimento anticipato del contratto (si parla di una cifra di un milione di euro); per non parlare dei 38 soggetti privati che hanno sottoscritto i contratti di concessione dei box e dei garage per 35 anni investendo dei soldi per un’opera che sta marcendo sotto gli occhi di tutti, uno scheletro di cemento che da cinque anni è nel completo abbandono costantemente esposto alle intemperie. Durante il Consiglio Comunale svoltosi il 26 novembre è stata deliberata la tanto attesa “soluzione” al problema che va in due direzioni: - per prima cosa si procederà alla nomina di tre arbitri (uno dal Comune, uno dal Tribunale e uno dalla società che doveva effettuare i lavori) con il compito di valutare i costi e i danni subiti a seguito di tutta la vicenda; - l’altra direzione, la più interessante, in cui si articola la soluzione approvata dal Consiglio Comunale, è la permuta dell’edificio delle ex Orfanelle di via XX Settembre per un valore di 3 milioni di euro in cambio del completamento dei lavori per il parcheggio di San Pietro. In altre parole il soggetto interessato, acquistando l’edificio, si accolla l’onere di portare a termine i lavori del Puc 1. Quindi, se abbiamo capito bene, si intende “svendere” un pezzo storico del patrimonio immobiliare del Comune a circa mille euro al metro quadro, affidando la soluzione della vicenda del parcheggio di San Pietro alla speranza di trovare un compratore?! Questo, sinceramente, ci sembra più un azzardo che un’operazione ragionata di una Giunta Comunale che si impegna per la collettività e che voglia dar seguito alle promesse urlate in campagna elettorale. Il problema resta comunque urgente, dal momento che se i lavori non verranno terminati, il Comune di Gubbio dovrà restituire i fondi europei ricevuti per realizzare l’opera, 3,9 milioni di euro. E con questa spada di Damocle sulla testa ci affidiamo soltanto alla speranza di trovare il compratore? Il nostro desiderio, e crediamo quello della cittadinanza tutta, è che quest’opera pubblica possa essere ultimata al più presto per offrire quel servizio per il quale è stata progettata, smettendo di costituire un’orrenda cicatrice a ridosso del centro storico ed evitando che si trasformi in un disastro finanziario per tutti i cittadini di Gubbio".