Si piantano fiori al Piazzale Frondizi a Gubbio sede del Festival del Medioevo perchè tutto sia perfetto per domani quando prenderà il via l'edizione 2021 dedicata a Dante Alighieri. Cinque giorni di convegni, dibattiti, spettacoli, presentazioni fino a domenica 26 settembre, promossi dall'Associazione Festival del Medioevo in stretta collaborazione con il Comune di Gubbio. Il Covid impone la stessa formula dell'anno scorso che, testata la sua validità, replica perchè squadra che vince non si cambia.
E allora nella tensostruttura allestita al piazzale Frondizi davanti al complesso di Santo Spirito trovano posto 200 persone, altre potranno assistere ai contenuti dalle sale interne grazie al collegamento video garantito. Il piano terra del Centro Servizi ospiterà come sempre la Fiera del Libro medievale, un unicum nel suo genere, che richiama le case editrici specializzate in editoria del settore. Il porticato che affaccia su Piazzale Frondizi ospiterà i mestieri medievali, mentre al Convento di San Francesco il chiostro ospiterà, come ogni anno, l'approfondimento sui Cavalieri Templari. Nella sala convegni del complesso francescano si tengono in parallelo alla convegnistica di Santo Spirito i focus su Dante a Gubbio, letture dantesche, Alighieri e Tolkie.
Si inizia dunque mercoledì 22 alle ore 9.30 con, dopo i saluti del sindaco Stirati e del direttore del festival Federico Fioravanti, la relazione introduttiva del professor Franco Cardini su “L'eternità di Dante“. Si concluderà domenica 26 alle ore 17.30 con Alessandro Barbero e “La politica al tempo di Dante“. In mezzo spettacoli itineranti, laboratori per bambini e mostre, tra le quali una curata dalla Scuola di cucito del Quartiere San Martino di Gubbio, e l'evento i “Miniatori e calligrafi dal mondo” promosso dalla casa editrice Arte del libro – unaluna. Ad arricchire quest'anno il programma l'apertura, da giovedì 23 settembre presso Palazzo dei Consoli e palazzo Ducale della mostra “Oro e Colore nel cuore dell’Appennino. Ottaviano Nelli e il ‘400 a Gubbio" promossa dalla direzione regionale dei musei dell'Umbria e dal Comune di Gubbio.
Già da giorni sono sold out quasi tutte le sessioni, con prenotazioni on line che sono andate oltre ogni più rosea aspettativa, indice che la formula, seppur adeguata alle stringenti normative anti Covid, piace e funziona, come funziona il Festival. Il segreto? Raccontare un'epoca, troppo spesso derubricata dalla scuola comune come epoca indecifrabile e complessa, secoli oscuri e lontani, con la colloquialità del parlare comune, con gli accademici che scendono dalla cattedra e si confrontano con un pubblico spesso neofita del settore, ma certamente interessato. E' il Medioevo della porta accanto, dove curiosare e divertirsi e scoprire che è più attuale di quello che si pensava, persino più innovativo nella sua capacità di fondere culture diverse di quello che sappiamo fare in tempo moderni. Anche quest'anno il Festival gode dei patrocini scientifici del Ministero della Cultura, del'Accademia della Crusca, della Società Dantesca, della Società Dante Alighieri, del Pontificio Consiglio per la Cultura, della Enciclopedia Treccani, della Fondazione Giancarlo Pallavicini, dell’Istituto Storico Italiano per il Medio Evo, della Società Italiana Storici Medievisti, della Società degli Archeologi Medievisti Italiani (Sami), del Centro Studi Longobardi, del Centro di studi storici mediterranei e del Museo Alto Medioevo di Roma.
Gubbio/Gualdo Tadino
21/09/2021 12:00
Redazione