I fiumi in piena delle ultime ore cause maltempo son finiti per somigliare tanto al presidente Fioriti, il quale, stufo di tutto quanto si sia detto, scritto o almeno sussurrato nei confronti del Gubbio ha deciso di togliersi qualche sassolino dalla scarpa. Un ora di confrenza stampa alla presenza anche di una piccola rappresentanza di tifosi, in cui il presidente, utilizzando toni anche duri e poco fini, ha voluto fare chiarezza una volta per tutte su alcuni punti focali che riguardano la società di Via Paruccini.
LA SITUAZIONE DEL DIESSE GIAMMARIOLI
Il primo punto in ordine di esposizione, ha riguardato proprio il diesse del doppio salto dalla Seconda Divisione alla Serie B, Stefano Giammarioli, ormai con le valige in mano e ad un bivio, il più importnate, della sua carriera: restare a Gubbio nella mission ormai (quasi) impossible di profeta in patria, oppure scegliere alcuni club, Cremonese e Padova in pole, attraverso i quali provare a far carriera: “tengo a ringraziare Stefano per quello che ha fatto da quando è entrato nel Gubbio, il suo lavoro e la sua professionalità hanno permesso al Gubbio di firmare autentici miracoli sportivi e non nelle chiacchiere, ma nei fatti, vincendo due campionati nel segno dei giovani e della spending rewiew, affrontando la Serie B e mettendoci nelle condizioni di ripartire dopo una retrocessione” esordisce il numero uno della società di Via Paruccini, che prosegue: “il suo lavoro è stato a dir poco eccezionale. Detto questo, posso soltanto aggiungere che quando è stato rinnovato il contratto per altri due anni, è stata inserita una clausola che lo liberassi in caso di grande opportunità di lavoro. Per il momento lu sta solo trattando, non c'è nulla di ufficiale e visto anche quanto successo l'anno scorso con il suo tanto urlato approdo alla Cremonese, con tano di smentita e con Giammarioli ancora a Gubbio a settembre, penso che non si possa sbandierare una cosa per fatta quando non lo è. Spero per lui che questi colloqui possano portarlo ad intraprendere una grande strada , viste le sue qualità di persona e professionali, poi si vedrà io non lo trattengo qualora qualcuno possa proporgliun progetto ambizioso e interessante”.
IL GUBBIO OGGI
E' la preoccupazione costante dei tifosi, la domanda che fa passare notte insonni ancora più dell'afa di questi primi giorni estivi: Ma il Gubbio che situazione sta vivendo? “Il Gubbio attualmente è un cantiere a cielo aperto, ma lunedì sarà la giornata decisiva, con l'ultimo cda nel quale saranno tirate le somme, a distanza di appena dieci giorni dalla data utile per la chisura delle iscrizioni: verrà vagliata la possibilità di andare avanti con me, presidente Fioriti assieme al vice Mencarelli (assente per impegni di lavoro) oppure rimettere tutto in mano al sindaco, visto che ora ne abbiamo uno. Quello che posso giurare è che non molleremo fino all'ulimo, siamo disposti ad ascoltare qualsiasi interessato voglia partecipare e aiutarci a tirare avanti la “baracca”, perchè qui in pratica, a conti fatti, siamo rimasti io e Rodolfo. Ci stiamo attrezzando anche per reperire i famosi 600mila euro per completare la fidejussione e su questo sono molto fiducioso. Poi però ci sarà da costruire una società: io e Mencarelli, lo ricordiamo, siamo dimissionari, la nostra carica scade il 30 giugno”.
LA CORDATA FANTASMA
In quanto al futuro dunque non vi è certezza. E la cordata disposta ad entrare? La risposta è vaga e lascia sensazioni miste tra la fiducia e lo scetticismo che qualcuno possa essersi interessato al Gubbio. “Ho sempre detto che chi è interessato ad entrare con noi, si troverà davanti un tappeto rosso. In questi giorni al di la di quello che si scrive non ho avuto un contatto, ma ben dieci con gente interessata o che io stesso ho contattato, al fine di dare una mano tangibile alla nostra causa. Al di la dell'imprenditore di Bari (sarà questa la vera origine del “mister” x in giacca e cravatta?), ho fatto parlare anche Giuseppe Pannacci con imprenditori di Perugia che conosco e che vorrei entrassero con noi per costruire un futuro insieme, non ascludo anche che con qualcuno di questi mi potrete vedere anche in un ristorante per approfondirne la conoscenza, ma sono cose che capitano a dir la verita tuti gli anni, è normale che un po' tutte le piccole società si guardino inteorno in cerca di aiuti, anche perchè non vogliamo chiedere psarticolari sacrifici alla città o ai nostri sponsor, ai quali dobbiamo solo dirgli grazie e baciare i piedi”
RAPPORTO SOCIETà-TIFOSI-STAMPA
Fioriti ne ha per tutti. Non risparmia nessuno in nome della trasparenza e di quella voglia di cambiare registro una volta per tutti, dare un taglio al passato per un futuro che abbia tutta un altra storia: “Sono presidente del Gubbio da nove anni. Qualora il prossimo cda mi confermerà per l'ennesima volta, tante cose cambieranno. In questa città ho distinto sempre i tifosi che vogliono bene al Gubbio da quelli che definisco i “condizionati”, ovvero le mele marce che poi finiscono per contaminare tutti gli altri. Ci vuole bene al Gubbio è giusto anche che critichi, ma che sia una critica costruttiva e non tesa a distruggere. Con il passare degli anni questo spirito e questa cattiveria non nei miei confronti ma nei confronti di questi colori è andata crescendo e ciò non lo accetto più. Su questo una colpa ce l'ha anche la stampa: ad alcuni signori che magari oggi non sono nemmeno presenti, dico basta di divertirsi sulle nostre spalle, perchè siamo noi che tutto sommato diamo argomenti da trattare quotidianamente, siamo noi che vi facciamo entrare in casa nostra, e siamo sempre noi che abbiamo il potere di decidere a chi aprire i nostri cancelli e chi lasciare fuori. Si è perso rispetto per questa società che è ultracententenaria, ha dei valori e pratica la terza serie del calcio italiano in una città che per numeri, non si può permettere queta categoria”.
GIAMMARIOLI LAPIDARIO
Stefano Giammarioli taglia corto sul suo futuro sfruttando a pieno lo scudo offerto da Fioriti ad inizio conferenza: “Del mio futuro già si è detto molto, forse anche troppo” spiega il diesse che subito vira: “Penso che la cosa più importante ora non sia sapere quale sarà il mio futuro bensì quale sarà quello del Gubbio, a partire dall'accrodo con il Parma. La mia sensazione è che si proseguirà anche il prossimo anno sulla strada intrapresa ad inizio di questa stagione andata in archivio, poi però la palla passerà ai ducali con i quali credo ci sia ormai un rapporto così consolidato che difficilmelmte potranno tradire”. Palla ora a Pannacci, primo candidato qualora Giammarioli saluti la città dei ceri e qualora la società sposi una soluzione interna: “I matrimoni si devono fare in due, resto sempre a dsposizione della società, poi è chiaro ci deve essere anche il consenso del diretto interessato, non aggiungo altro perchè di queste cose si parla solo quando ci sono fatti irreversibili”. Proprio Fioriti riprende in mano la situzione: “Pannacci visto che ormai ha un attestato che lo riconosce direttore sportivo può essere una soluzione, ripeto al momento c'è Stefano Giammarioli, che è vincolato da un contratto con noi e che senza la mia firma sper la rescissione è costretto a stare a Gubbio”. Questa dunque la situazione dei rossoblù ma la partita più importante di certo si gioca lunedì con il cda dal quale nascerà o morirà il nuovo e il vecchio Gubbio. Proprio lunedì sera su Trg1 canale 111 andrà in onda uno speciale sulla conferenza stampa di oggi pomeriggio, con i tratti più salienti del discorso fatto da Fioriti a stampa e tifosi.
Gubbio/Gualdo Tadino
14/06/2014 17:16
Redazione