Gubbio: Natale, luci e polemiche

Il Natale è da sempre una festa di riconciliazione e buoni sentimenti. Ma a volte, questi buoni sentimenti esistono solo sulla carta, almeno a giudicare dalla questione ancora aperta tra i commercianti del centro storico in merito all'accensione delle luminarie natalizie. Se da una parte infatti per alcuni non si può rinunciare a questo "servizio" sia per l'abbellimento della città sia per creare l'atmosfera particolare di questo periodo dell'anno, dall'altra tante motivazioni, non solo economiche, portano alcuni professionisti a dire di no all'iniziativa, suscitando di conseguenza le polemiche del caso. "Abbiamo superato le 200 adesioni tra negozi e attività di liberi professionisti, migliorando il buon risultato di 185 dell'anno scorso. - ha affermato il presidente del Maggio Eugubino Lucio Lupini - Tuttavia diversi commercianti mostrano ancora qualche tentennamento, visto che in totale i negozi nel centro storico arrivano a 250 unità. Probabilmente - ha aggiunto - si dovrebbe guardare di più agli interessi della città, piuttosto che prediligere sempre i propri". Se si considerano anche le attività di liberi professionisti le attività del centro storico ammontano infatti a circa 400 unità, ma soltanto la metà partecipa alle spese per l'allestimento delle luminarie. Uno sforzo economico che tuttavia non è certo indifferente. "Il costo totale delle operazioni di allestimento delle luminarie è di circa 30mila euro; un terzo equivale al contributo dell'amministrazione - ha spiegato ancora Lupini - mentre il resto è la quota versata dalle attività, che corrisponde più o meno a 130 euro ciascuna". Rammaricato per le solite discussioni è il commerciante Gianfranco Urbani, da sempre favorevole all'illuminazione delle vie del centro. "E' un peccato che un'iniziativa che dovrebbe rappresentare l'occasione per favorire l'immagine di Gubbio sia tutti gli anni ragione di polemica. - ha commentato - Nonostante le motivazioni che spingono i colleghi a non versare il contributo dovuto per l'iniziativa siano a volte condivisibili, è indubbio che se tutti facessero la loro piccola parte, a trarne vantaggio sarebbero anche loro stessi". Proprio quest'ultima situazione è ulteriore fonte di polemiche, visto che in pratica anche chi non paga la quota si ritrova a usufruire della visibilità portata dalle luminarie natalizie. Ma non mancano nemmeno nuovi progetti. "Da due anni appunto stiamo cercando di coinvolgere nell'iniziativa anche liberi professionisti che hanno il loro ufficio nel centro storico; - ha affermato Francesco Cainca, titolare di un'attività di abbigliamento - la strada verso questo obiettivo è ancora lunga, ma con la partecipazione di queste categorie si offrirebbe uno spettacolo di luci migliore, sia per i cittadini che per i turisti". Anche Fabrizio Rosati, titolare di una gioielleria, ribadisce l'importanza di allestire le luminarie per le vie della città di pietra. "Noi commercianti non possiamo non dare il nostro contributo in queste occasioni; - ha sottolineato - i turisti restano a bocca aperta davanti a Gubbio illuminata e questo porta solo conseguenze piacevoli per tutta la comunità eugubina". E le luminarie di Gubbio andranno ad abbellire la città soprattutto in occasione di "Gubbio si accende", l'iniziativa promossa dall'associazione Maggio Eugubino. Oltre appunto all'illuminazione, infatti, i negozi in questo periodo resteranno aperti in orario continuato e saranno intraprese iniziative di animazione, al fine di invogliare, anche lo stesso eugubino a frequentare il centro storico.