Non sono bastate le seggiole che gli organizzatori avevano preparato per l’esibizione di Francesco Cafiso in piazza Bosone, a contenere tutti gli spettatori di questa prima, entusiasmante serata di Gubbio No Borders. Si è dovuti ricorrere alle riserve di bar e ristoranti per far fronte all’emergenza e permettere ai tanti convenuti di trovare un posto a sedere. "Gubbio?" ha detto, ancora con il fiatone, dopo un’esibizione senza risparmio, Francesco Cafiso "Gubbio ti ispira!" Entusiasta come solo a sedici anni si può essere, Cafiso al sax alto, insieme a Riccardo Allegrini al pianoforte, Aldo Zumino al contrabbasso e Stefano Bagnoli alla batteria, ha dato vita a un concerto che è già entrato nella storia di Gubbio No Borders, giunto quest’anno alla sua quarta edizione. A introdurlo, la lettura di Alberto Rossatti dedicata a Charlie Parker, di un brano tratto da "I sotterranei" di Jack Kerouac . Poi il pubblico è stato assolutamente conquistato dalla straordinaria bravura di questo giovanissimo musicista, uno dei talenti più precoci della storia del jazz, in grado di suonare a soli nove anni con musicisti di fama internazionale come Bob Mintzer, George Grunz, Maria Schneider e Gianni Basso. L’omaggio di Cafiso a Charlie Parker per i 50 anni dalla morte è iniziato con Red Cross di Parker, per continuare con Haw high the moon di Mercer, Happy Time dello stesso Cafiso, Old folks di Green, Easy too love e Foggy di Parker, Billie’s bounce di Porter.Difficile è stato per Francesco Cafiso scendere dal palco, sostenuto com’era dal calore di una piazza che con il giovanissimo musicista ha stabilito fin dalle prime note molto più di un semplice feeling. Piuttosto un esaltante rapporto d’amore, amore a prima vista. Il Festival prosegue venerdì 12 agosto, alle 21, 30 nel bel Cortile di Palazzo Ducale con la proiezione di Ma quando arrivano le ragazze?, presentato dal regista Pupi Avati e con la musica dal vivo di Giovanni Tommaso, Daniele Scannapieco, Massimo Manzi e Luca Mannutza, interpreti della colonna sonora del film