Gubbio: “Oggi Kosovo”, mostre fotografiche per ricordare il dramma della guerra

"Oggi Kosovo - per ricordare, pensare e sperare". E' questo il punto centrale delle tre mostre fotografiche inaugurate ieri presso la Casa di Sant'Ubaldo alla presenza, tra gli altri, del vicesindaco Renato Albo, del vescovo monsignor Mario Ceccobelli, di don Lucio Gatti, responsabile della "Casa di Accoglienza" della Caritas Umbria in Kosovo e dell'autore delle esposizioni, il fotografo-architetto Filippo Leonardi. L'iniziativa, organizzata dall'associazione "Bambini del Mondo" e dalla "Caritas" di Gubbio è incentrata su tre diverse tematiche; "Il dopoguerra", quando i profughi, tornati in patria, hanno dovuto fare i conti con il nulla; "Le famiglie albanesi", che oggi hanno ricominciato un lungo cammino di speranza verso un futuro ancora incerto e "I monasteri serbo-ortodossi", che rimangono i depositari della cultura di quelle terre. "Quando ci sono le guerre - ha affermato Albo - a rimetterci sono sempre i più deboli. Per questo rappresenta un orgoglio per tutti gli eugubini quello che la Caritas di Gubbio sta facendo a Radulac, in Kosovo". Da otto anni infatti i volontari dell'associazione umanitaria offrono il loro aiuto e sostegno presso la casa della Delegazione regionale della Caritas nella città kosovara dove ricevono assistenza bambini ed anziani in difficoltà. "I conflitti distruggono le coscienze - ha sottolineato il vescovo Ceccobelli - L'obiettivo del campo è quello di ricostruire queste coscienze, cercando di portare tutto l'amore possibile". All'interno dell'esposizione, che durerà fino al 2 novembre, sono stati rappresentati dei monasteri considerati dall'Unesco patrimonio dell'umanità. "Con queste foto - ha detto l'autore Filippo Leonardi - cerco di mostrare la realtà". Una realtà che non va dimenticata, per mantenere viva la speranza nei bambini e nelle famiglie kosovare.